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La Spezia, 25 luglio 2014 - LA SEGNALAZIONE è giunta in questura il 22 luglio: «Vivere nel palazzo è diventato insostenibile. Dall’interno uno salgono odori nauseabondi... Dentro devono esserci numerosi animali..., fanno le loro cose in casa... e, col caldo estivo, è una vera e propria emergenza igienica. Aiuto!». Il questore Vittorino Grillo ha preso a cuore l’Sos. E ha dato ordine agli uffici di organizzare un controllo con gli addetti ai lavori: uomini del corpo forestale, del servizio veterinario dell’Asl e del servizio igiene del Comune insieme ad una pattuglia della Volante. Il giorno dopo è scattata l’operazione. E’ avvenuto in via Galantini, a Fabiano. E fin dal primo accesso nell’androne del palazzo è emerso l’indizio di una situazione critica: una puzza intollerabile. Il team interforze ha bussato alla porta: nessuna risposta. «C’è nessuno?». La replica: «Ho 80 anni, sono infermo a letto, non riesco ad aprire; non sono in condizioni di poter avvisare mia figlia o mia nipote per farvi aprire». Che fare? Meglio attendere e raccogliere informazioni dai vicini. «In casa devono esserci cani e gatti di tutte le taglie... ma è raro vederli uscire coi padroni per i loro bisogni». Sono passate due ore e alla finestra dell’appartamento incriminato si è materializzata una donna, sulla quarantina. Probabilmente era già all’interno. Ma ha bluffato, per prendere tempo: «Sono tornata ora... C’è bisogno di qualcosa?». Risposta: «Dobbiamo fare un controllo...». E controllo fu. Con le dita premute sulle narici, per odore acre, un misto di ammoniaca ed orina. All’interno dell’appartamento, di cinque vani, oltre all’anziano disabile, c’erano dieci cani (di cui cinque col microcip), sette gatti, un coniglio in libertà e due cocorite nella gabbietta. Animali in carne, con ciotole di cibo e acqua sparsi. Ma a tu per tu con i loro escrementi e nugoli di insetti.
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