Ambulante muore durante la fiera

Ucciso da un infarto uno storico operatore. Anche il padre morì così

L'ambulanza uscita di strada dopo aver sfondato il guard-rail (Gazzola)

L'ambulanza uscita di strada dopo aver sfondato il guard-rail (Gazzola)

La Spezia, 23 marzo 2015 -  Moglie e quattro figli da mantenere. Patologie cardiache che avrebbero consigliato moderazione negli sforzi. Ma lui, con la pensione di invalidità che tardava ad arrivare e le tasse da pagare, non poteva stare con le mani in mano; sapeva poi di poter contare sulla madre, sui fratelli e le sorelle che, come lui, originari di Sant’Antimo in provincia di Napoli, giravano di fiera in fiera per sbarcare il lunario, deliziando i palati.

Quella di San Giuseppe è stata la sua ultima fiera. Aniello Grazioso, 45 anni, originario di Sant’Antimo in provincia di Napoli, è morto sul posto di lavoro, nei pressi del suo banco di dolciumi sistemato in via Chiodo. E’ accaduto ieri mattina attorno alle 10. Un infarto lo ha stroncato davanti agli occhi della moglie Anna Maria che gli stava porgendo un bicchiere di latte per prendere le prime medicine di giornata. Vani i tempestivi soccorsi coordinati dal 118. Il cuore di Aniello non ha più ripreso a battere, nonostante le lunghe manovre rianimatore.

Il dramma si è consumato davanti al via-via di visitatori. Prima la curosità, poi lo choc, il silenzio. La notizia del decesso è corsa di banco in banco, generando sgomendo e un ideale abbraccio verso i congiunti di Aniello, appartenente ad una famiglia storica di ambulanti. Sono venti i banchi allestiti da vari fratelli, sorelle, cugini nell’area della fiera: un appuntamento immancabile, per loro. non se la sono più sentita di tenerli aperti, di continuare a lavorare. Le saracinesce si sono chiuse, in segno di lutto. Un vuoto importante, che ha portato i visitatori, almeno per qualche attimo, a imbrigliare la spensieratezza indotta dalla festa per pensare al duro lavoro degli ambulanti, girovaghi sulla penisola, esposti alle insidie del meteo, con i conti difficili da far quadrare.

Anche il padre di Aniello, Raffaele, era morto così, nel giugno del 2008, per le conseguenze di un malore alla fiera di Formia. Era spirato in ospedale. Aniello al proprio al banco, nei pressi del camper nel quale aveva dormito. La moglie, nella disperazione, ha parole di gratitudine per i soccorritori: «Sono arrivati subito e hanno fatto di tutto per rianimarlo» e per i responsabili della fiera: «Si sono messi a nostra disposizione.... Una bella testimonianza di solidarietà. Grazie».

Corrado Ricci