Alle Cinque Terre si può andare in autobus. La nuova frontiera del turismo proposta da Atc

L'idea è quella di integrare gli orari dei bus con quelli dei treni per costruire coincidenze nuove

Viaggio su un treno affollato nella tratta dalla Spezia a Manarola

Viaggio su un treno affollato nella tratta dalla Spezia a Manarola

Cinque Terre, 18 novembre 2015 - Un incontro tra Ferrovie dello Stato e Atc Esercizio per tentare di dar vita a un nuovo servizio di trasporto pubblico locale, da concretizzarsi quando l’attesa tratta di collegamento della stazione di Migliarina con i borghi delle Cinque Terre verrà inaugurata. È il presidente dell’azienda spezzina, Renato Goretta, che si è fatto promotore sia dell’incontro, dei giorni scorsi, che della proposta, approdata appunto sul tavolo dei vertici di Ferrovie: «L’idea – spiega – è quella di integrare gli orari dei bus con quelli dei treni, in modo tale da costruire ‘coincidenze’ che ad oggi non esistono, per poi poter fronteggiare un nuovo servizio, che potrà essere aggiuntivo a quello presente o magari del tutto nuovo, quando entrerà in funzione la metropolitana leggera».

Un progetto, quest’ultimo, analizzato e risaltato dall’assessore regionale Giovanni Berrino, che un mese fa a La Nazione, annunciando il cambio degli orari invernali dei treni, ha illustrato l’introduzione di convogli con partenza da Spezia dalle 9 alle 19 ai minuti 15 e 45 di ogni ora, da Levanto invece ai minuti 05 e 35. Ed è proprio su questo progetto che Atc Esercizio sta puntando i riflettori, cercando di introdursi nel contesto del trasporto nelle Cinque Terre, e in Riviera, che soprattutto in estate, con l’afflusso considerevole di turisti, si presenta nella sua reale difficoltà. Il sovraffollamento dei treni è infatti una questione all’ordine del giorno, nei mesi di alta stagione. Un sovraffollamento al quale si è tentato di ovviare con il progetto della «metropolitana leggera», voluto in particolare dal presidente del Parco Nazionale, Vittorio Alessandro, che seppur esaltando e incoraggiando l’iniziativa, ora ammette: «Non c’è alcun accordo sulla parte finanziaria». In pratica, non si sa chi pagherà e quanto. E di conseguenza non è detto che il progetto possa anche rimanere al palo, in attesa degli opportuni finanziamenti che lo farebbero decollare. «L’aumento delle tariffe dei treni a 4 euro per l’intera tratta potrà coprire la spesa di nuovi convogli – aggiunge Alessandro – certo è che i residenti non dovranno sobbarcarsi questo nuovo costo». Di questo, e della questione del trasporto in generale, se ne parlerà domani in Comunità del Parco, nel corso di una riunione che magari ancora non affronterà il possibile supporto di Atc esercizio (il presidente Goretta si incontrerà nuovamente con le Ferrovie entro la fine dell’anno), ma che focalizzerà l’attenzione sulla gestione dei flussi turistici e sulla questione dei nuovi treni.