La lite degenera e spunta un’arma: giovane accoltellato alla schiena

Diverbio fra migranti in centro di accoglienza, denunciato l’aggressore

I carabinieri soo intervenuti per una lite che è degenerata (foto di repertorio)

I carabinieri soo intervenuti per una lite che è degenerata (foto di repertorio)

Arcola (La Spezia), 29 giugno 2016 - FORSE HANNO LITIGATO per un pomodoro. Molto probabilmente per ragioni legati al pasto. Sicuramente per futili motivi. Ma quel diverbio scoppiato fra alcuni giovani del Bangladesh è ben presto degenerato ed è finito a coltellate. La discussione è scoppiata fra otto connazionali all’interno di quella casa che tutti identificano come centro Caritas, ma che, come ha spiegato don Luca Palei, responsabile della Caritas diocesana, «ospita alcuni migranti grazie alla buona volontà di una famiglia che ha accolto l’invito di papa Francesco all’accoglienza dei richiedenti asilo nell’anno del giubileo della Misericordia».

«NON È UN NOSTRO centro – ha spiegato don Luca –, anche se la famiglia che si è presa in carico questi giovani, ovviamente, interagisce con noi. Le nostre strutture sono strapiene. Non siamo più in grado di ospitare nessuno e proprio in queste ore altri migranti sono sbarcate sulle coste italiane e altri cento sono stati destinati alla regione Liguria. La provincia della Spezia non è in grado di accoglierne altri». Quegli otto giovani presenti al momento della discussione, al contrario, hanno trovato accoglienza nella struttura del territorio arcolano. «Alcuni studiano – ha spiegato don Palei – altri svolgono lavori socialmente utili. Non mi sento di commentare quanto accaduto....».

EBBENE, in quella casa all’improvviso è scoppiata la violenza. Gli otto giovani, tutti del Bangladesh, hanno cominciato a litigare e il diverbio si è fatto sempre più acceso fino a quando un trentunenne ha afferrato un coltello da cucina e lo ha scagliato contro uno dei connazionali. E col senno di poi, scoprendo che la lama di quel coltello era lunga ben undici centimetri, si può affermare che alla vittima sia andata tutto sommato bene. Se l’è cavata con una ferita alla schiena. I medici del pronto soccorso, dove il giovane è stato subito accompagnato, hanno stilato un referto con dieci giorni di prognosi. E’ andata meglio del previsto anche per l’aggressore, i carabinieri di Arcola e del Norm, intervenuti sul posto, dopo aver ascoltato le testimonianze dei presenti hanno denunciato il ragazzo per lesioni personali aggravate, scartando l’ipotesi del tentato omicidio, ma hanno voluto accertarsi che i due litiganti non ritornassero sotto lo stesso tetto.