Giovedì 25 Aprile 2024

Eolie, precipita ultraleggero muore dentista campione di sorvolate e il figlio

Giuseppe Alabiso e il figlio Emanuele sono morti nello schianto dell'ultraleggero su cui viaggiavano ieri notte tra le isole di Stromboli e Lipari. Il padre, odontoiatra conosciutoa gela, era anche recordman di traversata in solitaria

Giuseppe Alabiso (da youtube)

Giuseppe Alabiso (da youtube)

Messina, 24 novembre 2015  - I corpi senza vita di Giuseppe ed Emanuele Alabiso, di Gela, sono stati recuperati nella notte nel tratto di mare compreso tra le isole di Stromboli e Lipari. Padre e figlio, avevano 61 e 26 anni, viaggiavano verso Foggia sul loro velivolo ultraleggero "Storm 300" qundo è precipitato dopo aver lanciato un segnale di emergenza. 

Il corpo del figlio è stato recuperato tra le 3.30 e le 4, quello del padre alle 6.30, insieme ad alcuni resti dell'aereo a undici miglia a nordovest da Stromboli. Proprio in quella zona ieri sera si era perso il segnale radar, mentre il velivolo ultraleggero sorvolava l'arcipelago delle Eolie. 

L'aereo era partito da Gela, diretto a Foggia. Le operazioni di ricerca sono state coordinate dalla Direzione marittima di Catania, sul posto anche una motovedetta dei carabinieri, le ricerche sono andate avanti nonostante l'oscurità.

Le salme sono state trasportate a Lipari. Giuseppe Alabiso, odontoiatra, nel 2013 stabilì il record del mondo di traversata solitaria di 9.000 chilometri da Gela a Capo Nord, mentre nel 2014 raggiunse la Groenlandia percorrendo 13.000 chilometri. Era molto conosciuto a Gela, sia per la sua professione di medico sia per la sua passione per i motori e per il calcio. Nel 1985 fondò la Juventina Gela Calcio, divenendone presidente. Portò i rosanero a una storica promozione in serie C, dopodiché lasciò la presidenza al padre, già presidente del Terranova, che fondò la Juveterranova Gela. 

Giuseppe Alabiso, era scampato alla morte già nel 2004, quando, partito da Roma, il suo aereo ultraleggero precipitò all'altezza di Sabaudia. Rimase in coma per oltre un mese e poi tornò a volare.