Isis, drone Usa elimina il capo degli hacker del Califfato

Junaid Hussain, nome di battaglia Abu Hussain al-Britani, era considerato degli Usa e dagli alleati europei il capo del cybercaliffato di Isis. E' anche ritenuto l'ispiratore dell'attacco a maggio all'esposizione di vignette su Maometto a Garland, Texas. Siria, accordo tra Assad e i ribelli per il cessate il fuoco di 48 ore in tre città. Attentato jihadista a Ramadi: uccisi due generali iracheni

Junaid Hussain, o Abu Hussain al-Britani, cao hacker Isis (da youtube)

Junaid Hussain, o Abu Hussain al-Britani, cao hacker Isis (da youtube)

Washington, 27 agosto 2015  - Nuovo colpo all'Isis. Dopo l'eliminazione il 18 agosto di Haji Muttaza, vice di Abu Bakr al Baghdadi (a maggio era toccato all'erede, Abu Ala al Afri), un drone americano ha ucciso un cittadino britannico considerato il capo degli hacker del sedicente califfo. Si tratta di Junaid Hussain, nome di battaglia Abu Hussain al-Britani, che prima di lasciare il Regno Unito viveva a Birmingham. 

Hussain, 21 anni, sarebbe stato ucciso martedì a Raqqa, roccaforte di Isis in Siria, dove si era trasferito circa due anni fa. Fonti governative Usa ed europee consideravano Hussain il capo del cybercaliffato di Isis, il gruppo che solo a gennaio era riuscito, tra l'altro, a violare l'account twitter del Pentagono Nel 2012 era stato condannato a sei mesi di prigione per aver rubato la mailing list dell'ex premier britannico Tony Blair. 

Junaid Hussain è ritenuto l'ispiratore di un attacco contro una esposizione di vignette su Maometto nel maggio scorso a Garland, in Texas. Lo riferisce la Cnn citando fonti governative di Washington. Le fonti americane sottolineano che controlli sono ancora in corso per confermare con certezza l'identità del jihadista, ma aggiungono di essere "fiduciosi" che si tratti proprio del ventunenne britannico. Obiettivo del raid era proprio Hussain, che grazie ad informazioni di Intelligence è stato preso di mira non appena è sceso da un'auto. Le fonti aggiungono che le forze britanniche non hanno partecipato all'attacco. Gli investigatori ritengono che Hussain abbia avuto un ruolo fondamentale nel reclutare ed ispirare uno dei due uomini uccisi il 3 maggio scorso a Garland, vicino a Dallas, mentre cercavano di attaccare la manifestazione con vignette su Maometto. Negli ultimi mesi, inoltre, ha lanciato incessanti appelli via Twitter ai jihadisti per compiere attacchi in Occidente, oltre che dedicarsi alla 'formazione' online dei miliziani.

SIRIA, CESSATE IL FUOCO DI 48 ORE IN TRE CITTA'  - In Siria è stato raggiunto un cessate il fuoco di 48 ore tra le forze del regime e i ribelli in tre città: lo hanno reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani e un mediatore locale. Combattimenti e lancio di razzi sono stati sospesi a Zabadani, vicino Damasco, roccaforte dei ribelli; e nei villaggi sciiti di Foua e Kafraya, nella provincia di Idlib, nelle mani del regime del presidente Bashar al-Assad. Il primo cessate il fuoco ha avuto luogo tra il 12 e il 15 agosto, ma si era interrotto per disaccordi sulla liberazione di prigionieri, aveva reso noto all'epoca l'organizzazione, che ha sede a Londra ma si avvale di una rete di informatori sul terreno. Mohammed abu Qassem, segretario generale del Partito Tadamun (Solidarietà) e mediatore del cessate il fuoco, ha confermato che gli scontri sono sospesi dalle 06:00 di stamane. 

ISIS UCCIDE DUE GENERALI IRACHENI - Due generali delle forze armate irachene sono morti in un attentato suicida dello Stato islamico (Is) a Ramadi, capoluogo della provincia occidentale di al Anbar situato a circa 100 chilometri da Baghdad. Lo ha reso noto una fonte militare, secondo cui le vittime sono il generale Abdul Rahman Abu Regeef, vice comandante delle operazioni militari nella provincia, e il generale Abdul Majid, comandante della seconda e della decima divisione dell'esercito iracheno. "Diversi altri ufficiali sono stati uccisi in una serie di attentati suicidi con autobombe nell'area nord della citta' di Ramadi", ha detto la fonte, senza precisare il numero delle vittime. Domenica scorsa il comandante delle operazioni militari nell'Anbar, Qassi al Muhammadi, era rimasto ferito da un colpo di mortaio sparato dai militanti dell'Is nella stessa area. Dopo la conquista dell'area di al Anbar da parte dello Stato islamico avvenuta a maggio, lo scorso 13 luglio esercito iracheno e milizie hanno dato il via ad un'offensiva per liberare Ramadi e Fallujah dai jihadisti dell'Is fedeli all'autoproclamato "califfo" Abu Bakr al Baghadi. In seguito alla morte di almeno 50 militari iracheni in due agguati separati ad opera dell'Is nella stessa provincia, il ministro della Difesa, Khalid al Obeidi, aveva invitato ad di usare la massima "cautela e precisione" nelle operazioni per evitare "perdite ingiustificate". Allo stesso tempo, il ministro aveva rimosso il comandante di una brigata dispiegata nella provincia occidentale per aver "fallito nell'esercizio dei suoi doveri". Lo ha reso noto il ministro Khalid al Obeidi attraverso un comunicato, senza tuttavia precisare il nome dell'ufficiale.

ISIS CONQUISTA 5 VILLAGGI AI RIBELLI SIRIANI - I jihadisti dello Stato Islamico (Isis) si sono impadroniti di cinque villaggi controllati dai ribelli dell'opposizione al regime di Bashar al Assad nel Nord della Siria, entrando nella periferia di uno dei bastioni dell'opposizone cosiddetta moderata, come riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo. Nella notte tra mercoledì e giovedì, gli uomini del Califfato hanno conquistato tre località vicino a Marea entrando nella periferia della città, ha riferito l'Osservatorio, una Ong con sede a Londra che conta su una rete di attivisti in tutto il Paese. Inlotre, i jihadisti hanno messo le mani su altri due villaggi più a nord nella provincia settentrionale di Aleppo, vicino al confine con la Turchia. Queste ultime due località erano controllate dal Fronte Al Nusra, filiale di al Qaeda in Siria, il quale però, due settimane fa, aveva ritirato i suoi combattenti dopo l'annuncio da parte della Turchia e degli Stati Uniti, di voler cooperare per creare una zona priva dalle milizie dell'Isis. Marea è una città considerata strategica per i ribelli perché si trova su una via di rifornimento tra il confine con la Turchia e le postazioni dei ribelli a nord di Aleppo. A più riprese l'Isis ha tentato di estendere la propria presenza in questa zona. L'Ong siriana ha riferito di diverse "decine" di vittime nelle file dei ribelli, senza fornire dati sulle perdite dei jihadisti. L'Osservatorio ha riferito anche dell'esplosione di un'autobomba nella periferia meridionale di Marea. L'avanzata jihadista avviene proprio mentre Turchia e Stati Uniti hanno deciso di agire insieme per creare una zona franca dall'Isis all'interno della provincia di Aleppo. Un piano che dovrebbe essere sostenuto da diverse forze ribelli sulk terreno, tra cui il potente gruppo di "Ahrar al-Sham". Anche se in guerra con l'Isis, il Fronte al Nusra, ha respinto il progetto di Ankara e Washington ritirandosi da alcune delle sue posizioni oppure consegnandoli ad altra frazione ribelle. Dall'inizio del conflitto, iniziato nel marzo 2011, più di 240.000 persone sono state uccise. 

INCHIESTA DI SKYNEWS SU HACKER ISIS BRITANNICO