Giovedì 18 Aprile 2024

Sinai, orrore jihadista: in video decapitate 4 "spie del Mossad". Golan, rapiti 40 caschi blu

Altri agghiaccianti video e foto documentano l'uccisione di 150 militari in Siria. Intanto 40 caschi blu filippini sono stati presi in ostaggio sulle alture del Golam. Obama pensa a un piano di intervento militare anche in Siria

Orrore in Sinai: video con quattro decapitati (Ansa)

Orrore in Sinai: video con quattro decapitati (Ansa)

IL CAIRO, 28 agosto 2014 - La Siria, l'Iraq e ora anche l'Egitto. Non c'è fine all'orrore jihadista e filo al Qaeda. Postato un nuovo video choc: quattro persone vengono decapitate con un coltello dal loro boia a volto coperto. Poi le teste vengono appoggiate sui cadaveri, mentre la sabbia del deserto si tinge di sangue. E' il filmato pubblicato sul web dai jihadisti del Sinai che accusavano i quattro di essere spie del Mossad.

Oltre al video nel deserto del Sinai, i jihadisti dell'Isis in Siria hanno diffuso sui social network altre immagini e filmati, con circa 150 prigionieri dell'esercito siriano passati per le armi dopo una marcia seminudi nel deserto. Intanto nel Folan i qaedisti hanno rapito una quarantina di caschi blu. Nella tarda serata di oggi, ora italiana, Obama incontra i suoi consiglieri per la sicurezza nazionale per discutere sulla questione dello Stato Islamico in Siria e in Iraq

IL VIDEO CHOC - Il video, lungo quasi mezz'ora oltre 29 minuti, si apre con una minaccia alle "spie": "La porta del pentimento è aperta. Il nostro obiettivo non è tagliare teste ma impedire i danni ai musulmani", recita una scritta. Poi, dopo una lunga parte dedicata ai "martiri" tra le file dei jihadisti - 4 miliziani uccisi da un missile mentre si trovavano a bordo di un'auto - la scena cambia. Nove jihadisti armati, con i pickup in bella mostra, a volto coperto. Uno inizia a sciorinare le accuse contro le presunte spie: "Dio ci ha consigliato di non essere amici di ebrei e cristiani e chiunque contraddice l'ordine divino sara' come loro (ebrei e cristiani, ndr). Gli ebrei devono capire che la nazione islamica si è risvegliata, tutti i loro piani e complotti sono noti. Per voi sarà l'inferno".

Il 'capo' del gruppo afferra un coltello. Spinge a terra con il piede il primo sventurato. Gli mozza la testa. Cosi' con gli altri. Il sangue cola ovunque, le teste vengono appoggiate sui cadaveri. Il video si chiude, porta la firma delle "forze di sicurezza" di Ansar, che nel Sinai si considera alla guida di uno Stato autonomo.

LA RIVENDICAZIONE - Il gruppo jihadista Ansar Beit al-Maqdess ("i partigiani di Gerusalemme") ha rivendicato la decapitazione di quattro presunti collaborazionisti di Israele. Le milizie hanno definito l'esecuzione una rappresaglia per la morte di tre jihadisti uccisi da un drone israeliano nello scorso mese di luglio, operazione peraltro che era stata rivendicata dai servizi di sicurezza egiziani. Ansar Beit al-Maqdess è stata creata - in massima parte da attivisti egiziani - nel 2011, dopo l'insurrezione che segnò la fine del regime di Hosni Mubarak; inizialmente il gruppo aveva come obbiettivi principali i gasdotti verso Israele, ma dopo l'intervento dell'esercito che ha deposto il presidente Mohammed Morsi ha iniziato ad attaccare anche le forze di sicurezza egiziane presenti nel Sinai.

FOTO E VIDEO DI 150 MORTI - Foto e video che documentano l'uccisione di oltre 150 militari dell'esercito siriano da parte dei jihadisti dello Stato islamico (Isis) nel nord della Siria sono state pubblicate nelle ultime ore in Internet.  La pubblicazione è avvenuta sugli account Facebook e Twitter dello stesso Isis nell'ambito della sua campagna mediatica per pubblicizzare la conquista della base aerea di Tabqa, nella regione meridionale di Raqqa. Sabato scorso l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) aveva riferito di circa 340 jihadisti e 160 militari siriani uccisi in cinque giorni di battaglia per la presa della base di Tabqa.

OSTAGGI SUL GOLAM - Ribelli siriani qaedisti del Fronte al-Nusra hanno rapito 40 caschi blu del contingente Undof dispiegato sulle Alture del Golan, al confine con Israele. Tra questi, riferiscono fonti citate dal quotidiano Yedioth Ahronoth, ci sono soldati filippini. Nei giorni scorsi, Manila aveva annunciato che avrebbe ritirato i suoi 331 militari dal contingente Onu dopo alcuni gravi incidenti. A settembre erano già stati sequestrati 21 caschi blu filippini, rilasciati dopo una settimana. La notizia del sequestro dei caschi blu arriva mentre sono in corso violenti scontri nei pressi del valico di Quneitra, caduto mercoledi' sotto il controllo dei ribelli siriani legati ad al-Nusra. Stamane l'aviazione siriana aveva bombardato alcune postazioni dei ribelli nei pressi del valico, tra cui il villaggio di Jaba. 

OBAMA - Il presidente americano Barack Obama ha deciso di inviare il Segretario di Stato John Kerry in Medio Oriente per favorire la creazione di una coalizione da contrapporre allo Stato Islamico. "L'Isis è diventato l'elemento peggiore della regione", una minaccia "che dobbiamo affrontare in maniera collettiva", ha detto parlando dalla Casa Bianca. "Ci sarà un lato militare" nella strategia degli Stati Uniti contro lo Stato islamico"le opzioni che sto chiedendo ai capi di stato maggiore", ha proseguito, sono concentrate principalmente sul garantire che l'Isis non si impadronisca dell'Iraq, aggiungendo che "ancora non abbiamo una strategia" e "stiamo vedendo delle notizie secondo cui siamo più avanti di quanto non sia". "Continueremo - ha dichiarato Obama - a proteggere i cittadini americani e, quando possibile, organizzeremo nuove azioni umanitarie. Lavoreremo con mezzi politici nella regione su una strategia a lungo termine". Il presidente Usa ha rivendicato anche un successo ottenuto dai raid americani: "I terroristi dell'Isis stanno perdendo armi e equipaggiamento".

L'AMERICANO NELL'ISIS - Un secondo cittadino americano arruolato nelle file dello Stato islamico sarebbe stato ucciso nei combattimenti del fine settimana contro altri gruppi ribelli in Siria. A farlo sapere, riferisce Cnn, è la coalizione di gruppi di opposizione al regime di Damasco che si fa chiamare Nahrawan di Siria e che si è scontrata con l'Is vicino ad Aleppo. Il dipartimento di Stato americano ha riferito che sta indagando sulla notizia, riferisce Nbc. La testata americana aggiunge che una fonte ufficiale americana ha dichiarato che "la notizia sembra vera". In precedenza i ribelli avevano dato notizia della morte, mentre combatteva con gli estremisti sunniti, dello statunitense Douglas McAuthur McCain, di cui avevano diffuso le foto del corpo e del passaporto. Questa volta non sono state fornite prove.