Mercoledì 24 Aprile 2024

Isis, peshmerga a Kobane. Fosse comuni in Iraq

I cadaveri di 150 membri della tribù sunnita anti Isis sono stati giustiziati dagli jihadisti

Peshmerga curdi arrivano a Kobane (Afp)

Peshmerga curdi arrivano a Kobane (Afp)

Roma, 30 ottobre 2014 - Le milizie peshmerga curde irachene sono arrivate alla periferia di Kobane, in Siria, insieme a quelle dell'Esercito siriano libero dell'opposizione, nel tentativo di arginare l'avanzata dello Stato islamico nell'enclave curda. Una volta giunti in Turchia, le forze di sicurezza turche hanno accompagnato il passaggio dei 38 mezzi da trasporto peshmerga fino a Kobane. Il presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Massoud Barzani, ha annunciato di essere pronto ad inviare nuovi militari nell'enclave, se necessario. "Le forze peshmerga sono lì per dare sostegno ai difensori della città", ha detto Barzani, aggiungendo che il Partito dell'Unione democratica curda (Pyd) a Kobane ha chiesto una squadra di Peshmerga dotati di armi pesanti. "Per questo abbiamo deciso di inviare le milizie", ha detto ancora Barzani, secondo il quale "è un onore per il Kurdistan per i coraggiosi Peshmerga aiutare qualsiasi città o villaggio in territorio curdo".

Il regime siriano non ha digerito la mossa e ha accusato la Turchia di interferenza negli affari interni. Damasco ha denunciato la "violazione della frontiera siriana ad Ain al Arab, definendola una "flagrante ingerenza delle autorità di Ankara. Intanto in Iraq i cadaveri di 150 membri della tribù sunnita anti Isis Albu Nimr sono stati ritrovati a Ramadi: sono stati giustiziati dagli jihadisti sunniti mercoledì notte. Oltre a loro, altri 70 corpi dello stesso clan sono stati trovati vicino a Hit nel cuore della provincia sunnita Anbar. Testimoni locali riferiscono che Isis, a loro volta sunniti, li hanno sterminati perché appartenevano all'organizzazione Sahva (risveglio), l'insieme di tribù sunnite di autodifesa sponsorizzate a partire dal 2005 dagli Usa e poi in parte smantellati dopo il ritiro degli americani.

Le forze armate irachene hanno invece annunciato l'uccisione di 300 miliziani dello Stato islamico a Baiji grazie al supporto dei raid aerei della coalizione guidata dagli Stati Uniti. L'operazione militare fa parte dei tentativi di riconquistare il controllo della città, che ospita della più grande raffineria di petrolio del paese. I militanti dell'Is hanno infine arrestato 12 giornalisti a Mosul, come riferito da una fonte in condizioni di anonimato all'agenzia "Iraq Press", secondo la quale i 12 sono stati condotti verso un luogo imprecisato. Gran parte dei reporter lavora per l'emittente televisiva di Mosul "Sama", il cui Cda è guidato dal governatore della regione di Ninive, Ethel Nujaifi.