Martedì 23 Aprile 2024

Isis, almeno 46 mila account Twitter legati a milizie jihadiste. Continua avanzata su Tikrit

La maggior parte degli abbonati si trova in Iraq e in Siria ma anche in Paesi come l'Arabia Saudita, Inghilterra e Francia. Iraq, Hezbollah conquistano località vicina a Tikrit, intanto sulla città avanzano anche le forze irachene e le milizie sciite filo-governative. Ripreso il controllo di Al Baghdadi. Libia, jihadisti attaccano campo petrolifero a El Ghani. La Norvegia invia il suo Telemark Battalion ad addestrare i curdi

Le milizie sciite (Lapresse)

Le milizie sciite (Lapresse)

Washington 6 marzo 2015  - Sono almeno 46mila gli account del social network Twitter legati alle milizie jihadiste dello Stato Islamico (Isis): è quanto risulta da uno studio della statunitense Brooking Insitution, che mette in guardia da una censura generalizzata. La maggior parte degli abbonati si trova in Iraq e in Siria ma anche in Paesi come l'Arabia Saudita: il 75% è degli account in lingua araba mentre un quinto sono in inglese e il 6% in francese. Molti degli account hanno oltre un migliaio di follower, una media ben superiore a quella abituale: di fatto, nota lo studio, buona parte del successo dell'Isis sui social network potrebbe essere attribuito a "un gruppo relativamente ridotto di utenti iperattivi". 

Nell'ultimo trimestre del 2104 circa un migliaio di account è stato disattivato da Twitter, ma lo studio consiglia di non calcare troppo la mano nonostante le pressioni in tal senso di molti governi occidentali: l'effetto potrebbe infatti essere quello di favorire una strategia più "nascosta" e una maggiore radicalizzazione. Lo studio invita infine i social network a cooperare con i singoli governi per stabilire delle regola certe per la disattivazione di un account: al momento questa viene effettuata dai network "senza alcun controllo e senza dover rendere conto a nessuno". 

CURDI LIBERANO COMPLETAMENTE KOBANE - Le forze curde hanno espulso completamente i militanti del gruppo dello Stato islamico dalla periferia occidentale di Kobane, città siriana al confine con la Turchia. Lo ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Le unità di protezione del popolo, milizie curdo siriane, dominano un territorio che si estende dalla città di Kobane ai paesi di Al Shiuj Fuqani e Al Shiuj Tahtani, dopo la ritirata degli estremisti verso la città di Yarabulus. Durante la loro ritirata i jihadisti hanno fatto saltare con degli esplosivi un ponte sul fiume Eufrate che univa Al Shiuj Fuqani con Yarabulus.

HEZBOLLAH: PRESA DOR, 20 KM DA TIKRIT - L'ala irachena del movimento armato sciita filo-iraniano Hezbollah ha annunciato di aver conquistato oggi una località 20 km a sud di Tikrit, nel quadro dell'offensiva iracheno-iraniana per conquistare la cittadina in mano allo Stato islamico (Isis). Gli Hezbollah iracheni hanno affermato di aver preso al Dor, roccaforte del baatismo e del sunnismo anti-iraniano e luogo natale di Izzat ad Duri, ex braccio destro del defunto presidente Saddam Hussein.

TIKRIT, LE FORZE IRACHENE AVANZANO - Continua l'avanzata dell'esercito iracheno, affiancato da milizie sciite, nella prima vera offensiva militare contro jihadisti dello Stato Islamico (Isis) che la scorsa estate hanno preso il controllo estese zone dell`Iraq settentrionale. Secondo quanto riporta la tv satellitare irachena al Baghdadiya le truppe governative avrebbero "preso il controllo del quartiere di al Qadissiya" nella parte centro-nord di Tikrit, capoluogo della provincia di Salhuddine. "I militari del genio stanno ripulendo il quartiere dalle mine seminate dai terroristi", ha sostenuto l'emittente vicina al governo di Baghdad. "Stiamo avanzando da cinque direzioni diverse ed abbiamo già conquistato diversi obiettivi. Le forze armate, l`aviazione irachena e la milizia Sciita al-Hashd al-Shaabi ("Mobilitazione popolare"; ovvero le milizie sciite filo-governative), stanno dando la caccia ai terroristi del califfato che stanno cedendo terreno", ha spiegato il ministro degli Interni Mohammad al-Gaban. Un'avanzata sostenuta apertamente dall`Iran, che ha inviato mezzi e consiglieri militari, dando origine a forti preoccupazioni da parte dell'Arabia Saudita e dei media dei Paesi del Golfo che accusano Teheran di avere "occupato l'Iraq". 

ISIS CACCIATO DA AL BAGHDADI - Le forze irachene hanno riconquistato dai jihadisti dello Stato islamico (Isis) la città di Al Baghdadi, nell'Iraq occidentale, vicina a una base aerea dove si trovano soldati Usa. L'ha annunciato oggi lo stato maggiore della coalizione anti-Isis guidata dagli americani. L'Isis aveva conquistato la città a metà febbraio, prima che l'esercito iracheno e le milizie lanciassero una controffensiva per recuperarne il controllo. 

LA TRIBU' DI SADDAM VUOLE COMBATTERE  - La tribù dell'ex presidente iracheno Saddam Hussein, Albu Nasir, ha chiesto ufficialmente a Baghdad di prendere parte alle operazioni contro lo Stato islamico in corso a Tikrit, città natale dello stesso dittatore. Lo ha reso noto uno dei notabili della tribù, Manaf al Nida, figlio del leader Hassan. La scorsa estate, tuttavia, la stessa tribù è stata accusata di aver partecipato al massacro della base militare di Speicher, nella quale, dopo l'arrivo dello Stato islamico, sono stati uccisi oltre 1.500 cadetti dell'esercito iracheno. Manaf al Nida ha in più circostanze negato le accuse, ma difficilmente il governo iracheno darà ai combattenti di Albu Nasir il permesso di unirsi all'offensiva di Tikrit, cui partecipano migliaia di miliziani sciiti della Mobilitazione popolare. 

GERMANIA: MORTI 75 JIHADISTI TEDESCHI  - Il numero dei jihadisti tedeschi rimasti uccisi nel conflitto siriano e in Iraq continua ad aumentare: "Abbiamo indicazioni che ci dicono che 75 islamisti provenienti dalla Germania sono morti là", ha affermato stamattina Hans-Georg Maassen, presidente dei servizi di intelligence interni. Un anno fa erano 20, ha aggiunto, sottolineando una crescita considerevole. "Questo dimostra la brutale ealtà del cosiddetto Stato Islamico", ha detto Maassen. "I jihadisti tedeschi vengono mandati regolarmente allo sbaraglio".

BELGIO, ARRESTATI RECLUTATORI - Due cittadini belgi, di 24 e 45 anni, sospettati di reclutare 'foreign fighters' pronti a combattere in Siria, sono stati fermati dalla Polizia nella regione di Bruxelles, secondo informazioni pubblicate dai media locali e confermate dalla Procura. Intanto le autorità del Belgio stanno cercando una donna di 32 anni e i suoi figli di 5 e 3 anni che a febbraio hanno lasciato il loro domicilio a Molenbeek, nella regione di Bruxelles, e si ritiene siano partiti per la Siria. Secondo i media locali, come la tv Rtl, l'intenzione era di unirsi ai jihadisti dello Stato islamico. La scomparsa della donna e dei due figli è stata denunciata lo scorso 13 febbraio dal padre dei due bambini, che secondo la procura di Bruxelles si era detto "preoccupato nel constatare che tutti gli effetti personali della donna erano scomparsi, compresi i vestiti suoi e dei bambini, come pure i documenti di identità". 

CONFERMATA DECAPITAZIONE SOLDATO LIBANESE - Un soldato libanese della cui morte si sconoscevano le circostanze, Ali Kasem Ali, è stato decapitato durante la prigionia nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico (ex Isil o Isis). Lo ha riferito oggi l'esercito del Libano, spiegando che a rivelarlo è stato nel corso di alcuni interrogatori un estremista arrestato di recente. Lo scorso 21 novembre il generale Abas Ibrahim, capo della sicurezza nazionale, aveva riferito che un soldato era morto durante il suo sequestro da parte dell'Isis ma aveva parlato di circostanze ancora da chiarire. 

LIBIA: ISIS PRENDE CAMPO PETROLIFERO - In Libia militanti islamisti hanno preso il controllo di un altro campo petrolifero, quello di El Ghani, nel centro del Paese. Nell'attacco sono rimaste uccise 8 guardie dell'installazione. In precedenza i militanti avevano rivendicato la conquista di altri due campi vicino Sirte, a Bahi a Mabrouk, mentre il campo di Dahra era diventato un campo di battaglia tra gli jihadisti e le forze di sicurezza.

LA NORVEGIA MANDA IL MICIDIALE 'TELEMARK BATTALION' CONTRO L'ISIS - VIDEO 

Il TMBN è una unità di fanteria meccanizzata d'élite dell'esercito norvegese nata nel 1993 e più volte impiegata in zone calde come Afghanistan, Bosnia, Kosovo, Iraq. famosi col nome di 'Punisher', i punitori, in omaggio al personaggio della Marvel Comics The Punisher, col quale condivide l'emblema dello squadrone: un teschio stilizzato dell'antieroe Frank Castle, con le parole incise: "Jokke – We will never forget".