Martedì 23 Aprile 2024

Schiacciato da un tir in galleria. Si era fermato per un guasto

Sull'A1 alle porte di Firenze perde la vita un imprenditore edile / SCENDE DALL'AUTO IN AUTOSTRADA PER UN GUASTO: TRAVOLTO E UCCISO

POLSTRADA CONTROLLI:Controlli alcoltest autostrada A 11 autogrill Serravalle P.se pattuglia.Luca Castellani/Fotocastellani

POLSTRADA CONTROLLI:Controlli alcoltest autostrada A 11 autogrill Serravalle P.se pattuglia.Luca Castellani/Fotocastellani

Firenze, 27 gennaio 2015 -  A1 DI SANGUE nel tratto tra Firenze e Scandicci, tanto in direzione nord che sud, nonostante le tre corsie. A distanza di pochi giorni dalla morte di un fornaio cinquantenne, sceso dal suo furgone incidentato e subito travolto da un altro furgone, ieri mattina a trovare la morte è stato un pensionato di 88 anni alla guida di una Fiat Punto. L’incidente all’altezza del chilometro 296.9, all’interno della galleria «Pozzolatico», in carreggiata sud, tra i caselli di Firenze Impruneta e Firenze Sud. In base alla prima, sommaria ricostruzione, la macchina si sarebbe fermata in corsia di marcia, sulla destra, forse a causa di un problema meccanico. E’ sopraggiunto un mezzo pesante che trasportava sabbia e il cui conducente non è stato in grado di evitare l’impatto. L’utilitaria è stata accartocciata e per l’anziano non c’è stato niente da fare. Illeso invece il conducente del camion. Erano le 10,45 circa, sul posto sono intervenute pattuglie della polstrada, vigili del fuoco, i soccorsi sanitari e personale della Direzione 4° Tronco di Firenze. Evitata la paralisi del traffico: in direzione sud i mezzi hanno potuto transitare su un’unica corsia. Alle 11.15 si registravano 2 chilometri di coda verso Roma, coda raddoppiata mezz’ora più tardi. La situazione è poi progressivamente tornata alla normalità.

LA VITTIMA, 88 anni, si chiamava Alvaros Bertini, residente a Firenze in via Pistoiese. La polstrada ha effettuato i rilievi e sottoposto il conducente del camion, come di norma, all’alcol test che ha dato esito negativo. Un controllo sul tachimetro avrebbe fissato l’andatura del camion in ottanta chilometri orari, entro il limite consentito.

ALVAROS Bertini era stato un imprenditore edile particolarmente conosciuto a Firenze per una serie di opere di rilievo. Da qualche tempo aveva acquistato un casolare a Civitella Val di Chiana, in provincia di Arezzo, con annesso un appezzamento di olivi. Dove dicono si recasse sostanzialmente nel week end.

L’INCIDENTE di ieri mattina ripropone in maniera drammatica, e impellente, il problema della sicurezza in autostrada. Troppi i sinistri, e troppi quelli che vedono più o meno direttamente coinvolti i mezzi pesanti. Che si tratti o meno di fatalità. Poco tempo fa si è detto la fine del cinquantenne Fulvio Bartolomei il cui mezzo, dopo una collisione con una vettura, sembra in fase di sorpasso era andato a sbattere contro il guard rail centrale. Lui era sceso dal lato passeggero finendo travolto da un altro furgone.

NELL’ OTTOBRE scorso un altro gravissimo incidente tra Firenze sud e Firenze Scandicci, in direzione Bologna. Nello scontro tra un camion e un’auto persero la vita due persone, Paolo e Francesco Boni, padre e figlio di 58 e 30 anni, di Terranuova Bracciolini (Arezzo). Due i feriti, uno dei quali grave. A travolgere i due, sbalzati dall’abitacolo, un’auto pirata e cercata a lungo dalla polizia stradaleanche grazie alle telecamere piazzate ai caselli e sull’autostrada e sulle altre arterie di circolazione intorno al capoluogo toscano, tra cui il viadotto dell’Indiano e la Firenze-Pisa-Livorno.