Il quinto Beatle

Buongiorno Nazione

Stefano Cecchi

Stefano Cecchi

Firenze, 6 novembre 2015 - Va bene che l’autostima è utile nella vita, ma il buon Umberto Tozzi sembra essere andato oltre. «Se io fossi nato a Liverpool e avessi incontrato i Beatles, probabilmente sarei stato il quinto Beatle. Lo dico per le canzoni che ho scritto», ha infatti affermato il nostro in un’intervista.

«Sì, quello più inutile di Ringo Starr», ha subito chiosato uno su internet. «Forse quello che serviva per andare a giocare a calcetto», ha ipotizzato un altro. «Se avesse mirato più in alto avrebbe potuto rimpiazzare la biondona dei Ricchi & Poveri», ha chiuso la questione un terzo. Battute cattive per un’uscita un cicinino fuori misura. Roba, insomma, da ironizzarci su. Poi uno ci pensa meglio. Riflette sull’italietta bubbonica di oggi.

E in fondo, se la Guzzanti è convinta di essere un comico, Barbareschi un attore, Fassina un leader della sinistra e Brunetta giura di aver perso il Nobel per colpa della politica, vogliamo proprio prendercela con Umbertone Tozzi: «Dammi il tuo vino leggero....».