Un senese pronto a salvare il Grifone

Salvatore Caiata, 44 anni, origini lucane, è proprietario di tre ristoranti in piazza del Campo

Salvatore Caiata (foto Di Pietro)

Salvatore Caiata (foto Di Pietro)

Grosseto, 4 luglio 2015 - IL FUTURO del Grosseto si chiama Salvatore Caiata. Ore febbrili in città per il futuro della gloriosa società Unionista, più di cento anni di storia abbandonati come una scarpa vecchia da Piero Camilli. Sarà stamani (alle ore 10) il giorno probabilmente più importante dell’ultimo decennio dei torelli. Quando l’imprenditore 44enne nato a Potenza, ma senese di adozione (è arrivato come studente anni fa), si siederà di fronte al sindaco Bonifazi e al suo pool di assessori (Giancarlo Tei, Emanuel Cerciello e Paolo Borghi) per mettere nero su bianco e dare il via alla nuova era biancorossa. Un «posticipo» di 24 ore dall’incontro, fissato originariamente per ieri pomeriggio alle 15, anche perchè Caiata, proprietario di tre ristoranti molto avviati in piazza del Campo a Siena e colosso della ristorazione in forte «espansione», aveva degli impegni presi in precedenza. Un uomo fortemente sponsorizzato anche dalla Banca della Maremma (istituto del quale è anche socio) che ha «garantito» sulle possibilità future. Nel recente passato Caiata aveva tentato la scalata al Siena e alla Colligiana ma senza successo.

L’incontro di stamani, bisogna dirlo, messo in piedi dai buoni uffici di Giancarlo Tei, assessore all’urbanistica e tifoso del Grosseto, che aveva stretto rapporti con l’imprenditore senese proprio grazie all’Us Grosseto, squadra che Caiata seguiva anche allo Zecchini. L’altra bella notizia per i tifosi biancorossi porta il nome di Stefano Osti. L’ex direttore generale di Siena, grossetano doc, è stato convocato ieri pomeriggio per buttare giù un progetto di massima. Sarà infatti l’esperto dirigente una delle colonne del Grosseto del futuro. Che non possa prescindere da una programmazione seria e da un settore giovanile forte e dinamico. Che poi si tratti di Eccellenza o (magari) serie D, solo il tempo lo dirà. Quello che Caiata vuole è puntare sui giovani e mettere in piedi una società in grado di riportare la gente allo stadio. Ieri intanto il primo tassello è stato l’invio di una lettera «formale» da parte del Comune al presidente della Figc, Carlo Tavecchio. Una formale richiesta di applicazione dell’articolo 52 comma 10 delle norme federali. Questo passaggio consentirà ad una nuova società calcistica di Grosseto (che dovrà nascere entro 15 giorni) di iscriversi e poter partecipare al campionato di serie D o a quello di Eccellenza.

«LA SCELTA definitiva sarà presa dal sindaco Emilio Bonifazi e dalla Giunta comunale - si legge nella nota - viste e sentite le disponibilità dei nuovi soggetti privati interessati ad intraprendere questo percorso di rinascita. L’Amministrazione comunale, di fronte a queste novità, invita tutti i tesserati delle categorie giovanili del Grosseto calcio a non abbandonare la futura nuova società». Caiata, dunque. Il nome «caldo» e soprattutto l’unico che fino a questo momento ha fatto un passo avanti decisivo verso il Grosseto. Società che Camilli credeva morta. E che invece ha trovato proprio in quei grossetani l’humus per ripartire. Magari senza silenzi stampa e qualche allenatore in meno. E con tanto pubblico in più. Anche contro il Cenaia.

Matteo Alfieri