Grosseto maglia nera per la riscossione dei tributi: 20 milioni volatilizzati

Il Comune è il peggiore della Toscana per incassare le entrate delle imposte: arriva solo il 70% di quanto previsto Bassa anche la posizione sulle riscossioni dal 2008 al 2012: 63° su 110 province italiane

Una ricerca sulla riscossione dei tributi locali mette Grosseto all’ultimo posto in Toscana

Una ricerca sulla riscossione dei tributi locali mette Grosseto all’ultimo posto in Toscana

Grosseto, 31 marzo 2015 - Pagate sempre le multe nei tempi previsti e non saltate una scadenza delle imposte comunali? Bravi, bravissimi: ma sulle vostre spalle di scrupolosi e puntuali contribuenti pesa un buon 30% di grossetani che invece si fa beffe di foglietti rosa e bollettini postali. Ossia: non paga. Partiamo dalla notizia: il Comune di Grosseto risulta il peggiore tra i capoluoghi di provincia della Toscana per la riscossione delle entrate tributare. Lo dice un’indagine del Sole-24 Ore ed LgNet ricavata dai dati di conto consuntivo dei Comuni.

Solo il 70,2% dei 54,9 milioni di incassi previsti dai tributi (Imu e compagnia bella) nel 2013 è effettivamente entrato nelle casse comunali. Uno scostamento di circa 16,5 milioni che si somma ai 3,4 milioni che mancano all’appello sulle entrate extratributarie (quelle che arrivano dalle multe e dalle tariffe per servizi comunali come asili, mense e trasporti) dove si è riusciti a raccogliere il 68% dei 10,6 milioni previsti. Sono circa 20 milioni in totale, secondo l’indagine, quelli che nel 2013 non sono stati incassati dal Comune. Facendo una media, circa 250 euro di «debito sulle riscossioni» per ogni abitante della città. Abbiamo cercato più volte il vice sindaco e assessore al Bilancio Paolo Borghi per una riflessione sul tema ma non abbiamo ricevuto risposta.

L’indagine pubblicata dal quotidiano di Confindustria mette naturalmente in linea tutte le 110 province d’Italia in base alla capacità dell’amministrazione comunale del capoluogo di riscuotere le tasse. Siamo esattamente a metà classifica sulle entrate tributarie: 55° posto che però è anche l’ultimo gradino della regione dove svetta Firenze con oltre l’83% degli incassi. Un po’ meglio andiamo su multe e tariffe: Grosseto è in 31° posizione e in Toscana fanno meglio solo Massa Carrara e Pistoia. Ma quella che più conta è probabilmente l’ultima griglia della ricerca. Riguarda «l’indice di riscossione strutturale» dal 2008 al 2012. Detta in parole povere è l’indice previsto dal Patto di Stabilità che viene utilizzato per calcolare i premi per gli enti più efficaci nella riscossione. Qui Grosseto con un 94,2% si piazza addirittura al 63° posto anche se Firenze, Prato e Lucca riescono a far peggio.

Al di là di classifiche che lasciano il tempo che trovano, restano quei 20 milioni in meno incassati nel 2013. Da quest’anno, con la riforma dei bilanci comunali che impone di calcolare le mancate riscossioni e di costruire un fondo di garanzia per coprire i buchi, la situazione potrebbe diventare complessa visto che il denaro bloccato non è utilizzabile per la spesa corrente. Non è un tema da ragionieri o addetti ai lavori: per offrire servizi e pagamenti ai fornitori servono soldi veri, per cui un euro non versato per l’Imu o per una multa rischia di trasformarsi in un euro in più chiesto ai contribuenti che pagano in modo puntuale.

Federico D’Ascoli