Ecco il dito-bionico, un hi-tech fabbricato in Maremma

Progettato alla Sant'Anna di Pisa ma realizzato con una speciale stampante 3D al Certema della provincia di Grosseto

Il dito-bionico stampato in Maremma

Il dito-bionico stampato in Maremma

Grosseto, 6 ottobre 2016 - Certema, il laboratorio tecnologico multidisciplinare ad accesso aperto della provincia di Grosseto nato dal consorzio di sei imprese locali ha appena 7 mesi di vita, ma ha già prodotto una quantità notevole di studi, prototipi di robotica, ricerche sulla propagazione dei terremoti in superficie nonché realizzazioni di parti speciali di acceleratori di particelle. Ubicato a borgo Santa Rita, nel Comune di Cinigiano, è già stato visitato da 70 aziende, italiane e straniere, giunte in Maremma per approfondire le capacità della struttura. Che non sono poche, anzi. Tra i risultati più innovativi prodotti in questi primi sette mesi di attività c’è addirittura il «dito bionico sensorizzato», progettato dai ricercatori dell’istituto di biorobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa, ma realizzato con una sofisticatissima stampante 3D nel laboratorio Certema. «La nostra mission – racconta il presidente di Certema Fosco Tosti – è quella di fornire servizi innovativi ad elevato contenuto tecnologico per migliorare la competitività e la capacità di innovazione delle imprese e per supportare il mondo universitario e della ricerca. In questi primi 7 mesi di attività siamo stati impegnati in studi e test di altissimo livello e questo è già di per sé uno straordinario risultato, raggiunto grazie alle competenze e alla grande esperienza del personale dedicato al Laboratorio, un valore aggiunto indispensabile per la creazione di un centro di riferimento». Quattordici i progetti e gli studi di fattibilità già realizzati o in corso di realizzazione per grandi compagnie internazionali; 9  i progetti per le università e gli Enti di ricerca, tra i quali spiccano il prestigioso Cern di Ginevra, l’istituto nazionale di fisica nucleare, il Cerm di Firenze, la Scuola Sant’Anna di Pisa; l’Università di Cassino, l’Università di Pisa, la Sapienza di Roma e il Consiglio nazionale delle Ricerche. Il presidente della Camera di Commercio, Riccardo Breda, sottolinea l’importanza del laboratorio anche per le imprese del territorio. «Penso ai cantieri della nautica presenti nel nostro comprensorio – afferma – all’Argentario e a Livorno, che hanno esigenze di testare i materiali. Ma soprattutto penso all’agroalimentare. Il compito della Camera di Commercio sarà quello di intercettare le esigenze delle imprese e metterle in contatto con il Laboratorio». «Solo visitando la struttura – aggiunge Pierluigi Giuntoli, segretario generale della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno – ci si rende conto delle immense opportunità che si aprono per le imprese a prescindere dal settore produttivo di riferimento».