Sub morti: caccia alla sostanza killer

Iniziano oggi a Bergamo le analisi sulle bombole sequestrate al diving / IL FUNERALE DEL DOTTOR GIAIMO - FOTO / LA CERIMONIA FUNEBRE PER ENRICO CIOLI E GIANLUCA TREVANI - FOTO/ I RISULTATI DELLE AUTOPSIE / LA TESTIMONIANZA / "HO FORNITO IO LE BOMBOLE AI SUB" / C'E' UN INDAGATO / I COLLEGHI RICORDANO IL DOTTOR GIAIMO / LA TRAGEDIA

Il feretro con il corpo del dottor Fabio Giaimo mentre esce dalla cattedrale di San Lorenzo

Il feretro con il corpo del dottor Fabio Giaimo mentre esce dalla cattedrale di San Lorenzo

Perugia, 20 agosto 2014 - SE NON sarà proprio il giorno della verità assoluta, oggi potrebbe però essere messo un punto fermo importante per capire che cosa ha ucciso i tre sub umbri Fabio Giaimo, Enrico Cioli e Gian Luca Trevani, nel mare al largo delle Formiche. Inizia infatti a Bergamo l’analisi della qualità dell’aria delle bombole che sono state fornite dall’Abc diving di Talamone. E’ qui che gli esperti della Siad (Società italiana acetilene e derivati) andranno a caccia di quale maledetta sostanza si è intrufolata in quelle bombole che avrebbero dovuto far respirare i tre appassionati sub e che invece, forse, li hanno avvelenati e uccisi. TRA

LE CIRCA trenta bombole — di proprietà dell’Underwater Activity srl, società che gestisce il diving di Talamone e che fa capo comunque all’unico indagato Andrea Montrone — che i militari della Guardia costiera di Porto Santo Stefano hanno sequestrato solo sette sono state utilizzate, tra le quali sono state rintracciate quelle utilizzate dalle tre vittime. E’ su queste che oggi si concentreranno le attenzioni degli esperti della Siad. Mentre non dovrebbe esserci niente di interessante nel filmato che è stato sequestrato allo stesso Montrone, perché girato sì quella stessa mattina, ma in una zona distante da dove si è consumata la tragedia del mare. Di fondamentale importanza, invece, sarà l’analisi dei minicomputer che i tre sub avevano con sé. Con questi sarà possibile ricostruire le profondità raggiunte e i tempi di permanenza alla stesse profondità. Ma per chiudere il cerchio e ricostruire con certezza quanto accaduto domenica 10 si dovrà attendere il risultato degli esami tossicologici eseguiti sui corpi dei sub, che potrebbero essere pronti nel giro di alcune settimane. Da questi arriverà il verdetto su che cosa ha ucciso di tre sub.