Lacrime ai funerali dei sub. Il vescovo: "Non ce la faccio"

A Perugia il rito per il dottor Giaimo. I funerali di Cioli e Trevani a Bastia Umbra/ IL FUNERALE DEL DOTTOR GIAIMO - FOTO / LA CERIMONIA FUNEBRE PER ENRICO CIOLI E GIANLUCA TREVANI - FOTO/ I RISULTATI DELLE AUTOPSIE / LA TESTIMONIANZA / "HO FORNITO IO LE BOMBOLE AI SUB" / C'E' UN INDAGATO / I COLLEGHI RICORDANO IL DOTTOR GIAIMO / LA TRAGEDIA

Il feretro con il corpo del dottor Fabio Giaimo mentre esce dalla cattedrale di San Lorenzo

Il feretro con il corpo del dottor Fabio Giaimo mentre esce dalla cattedrale di San Lorenzo

Perugia, 17 agosto 2014 - E’ DIFFICILE persino per la cattedrale di San Lorenzo a Perugia contenere quanti hanno voluto presentarsi in Duomo per dare l’ultimo saluto al dottor Fabio Giaimo, uno dei tre sub morti domenica scorsa nella tragica immersione alle «Formiche» di Grosseto. Esprimersi dal pulpito è difficile anche per monsignor Gualtiero Bassetti: il cardinale, a un certo punto della sua omelia, si interrompe, guarda la folta platea di fedeli di fronte all’altare e con grande emozione ammette: «Scusate se faccio fatica a parlare». C’è un’intera comunità in piazza IV Novembre per l’addio a Fabio Giaimo.

Amici, colleghi, parenti, conoscenti o semplici pazienti accorsi per l’ultimo viaggio di Fabio il medico, il sub, il benefattore. E ancora Fabio il marito, il padre, il fratello. La moglie Francesca, la sorella Donata e il figlio li abbracciano a uno a uno, in una processione che pare infinita davanti alla bara di legno chiaro che contiene il corpo del «doc». Sopra al feretro è appoggiata una maglietta verde dell’associazione «Amici del Malawi», per cui tanto l’anestesista si era speso; poco più in là, la foto del medico. Pochi fronzoli. Non ce n’è bisogno perché a parlare, ancor prima del cardinal Bassetti che celebra il rito funebre, sono gli occhi della gente, gonfi di pianto. No, non è un funerale come tutti gli altri, quello del dottor Giaimo. Più che un ‘esorcismo’ della morte, è una celebrazione della vita. «Una Pasqua», la definisce Bassetti. Un’atmosfera particolare, che si viene a creare sin dall’inizio della messa.

E’ proprio la toccante omelia di Bassetti a scuotere per prima i cuori di tutti i presenti. Ricorda «l’amico Fabio», racconta episodi di vita vissuta insieme quando il cardinale era ricoverato in ospedale «per una brutta sciatica» e Giaimo gli praticava le iniezioni ribandendo: «Se hai bisogno di qualcosa, ci sono io». Senza retorica, dando sempre del ‘tu’ al medico scomparso nella tragedia di Talamone. Dal pulpito, il figlio di Giaimo legge un passo di Martin Luther King; anche Marco Barbacci di «Thalassa», l’associazione di sub che aveva organizzato l’immersione fatale alle «Formiche», riporta alla mente i bei momenti vissuti con Fabio.

Giornata triste anche a Bastia Umbra dove si sono celebrati i funerali di Enrico Cioli, 32 anni, e Gian L uca Trevani, 43 anni. Le salme dei due sub dalla serata di giovedì sono state riportate a Bastia e collocate nella camera ardente all’interno del centro congressi di Umbriafiere.  Qui, tra venerdì e sabato mattina, sono passati a centinaia tra parenti, amici ed estimatori ; si conteranno alla fine circa tremila persone a rendere omaggio ai giovani sub e alle loro famiglie.  Ieri alle 16 , sempre al Centro fieristico , si sono celebrati i funerali alla presenza di oltre mille persone. Il rito è stato presieduto dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino, coadiuvato dai parroci locali, don Giuseppe (S an Michele Arcangelo) e don Francesco (S an Marco), dai vicari diocesani don Maurizio e don Girolamo, e dall’ex parroco Fongo. Una cerimonia intesa in cui il vescovo, dopo i saluti alle famiglie, ha ricordato la tragedia in mare di questi due giovani che hanno trovato inspiegabilmente, per ora, la morte. Tra la gente tanti cittadini di Bastia e del circondario, soprattutto da Assisi.

INSIEME al personale in divisa della protezione civile, anche lo staff del gruppo sommozzatori ‘Subasio’ al quale appartenevano i due sub. Al termine alcune testimonianze che hanno commosso la platea. Quella della sorella di Enrico, Eleonora , che ha ricordato la forza della famigli a Cioli e la « volontà di andare avanti con coraggio nonostante il dolor e» , queste le parole volute dalla mamma Marisa. Una vicina di casa di Gian L uca, invece, ha testimoniato il garbo e la gentilezza di Trevani che « certamente ci mancheranno » . In rappresentanza del Comune è intervenuto il vicesindaco Francesco Fratellini, in sostituzione di Ansideri assente per improcrastinabili impegni familiari, dopo che fino a ferragosto ha coadiuvato con le famiglie l’organizzazione della camera ardente e delle esequie. All’uscita dal centro congressi, al termine dei funerali, le due bare sono state salutate con uno scrosciante applauso del pubblico, tra cui il consigliere regionale Massimo Mantovani e il sindaco di Assisi Claudio Ricci.