Sub morti, aria avvelenata: si fa strada l’ipotesi dell’errore

A Genova le analisi sui compressori: no guasti tecnici C'E' UN SECONDO INDAGATO / MONOSSIDO ANCHE IN ALTRE BOMBOLE / VERITA' DAL COMPRESSORE / NELLE BOMBOLE MONOSSIDO DUE VOLTE IL CONSENTITO / IO MIRACOLATO / IL FUNERALE DEL DOTTOR GIAIMO - FOTO / ENRICO CIOLI E GIANLUCA TREVANI - FOTO / I RISULTATI DELLE AUTOPSIE / LA TESTIMONIANZA / "HO FORNITO IO LE BOMBOLE AI SUB"

I tre sub morti alle Formiche: Giaimo, Cioli e Trevani

I tre sub morti alle Formiche: Giaimo, Cioli e Trevani

Perugia, 12 settembre 2014 - DOVREBBERO funzionare correttamente — secondo quanto emerso dagli accertamenti — i compressori che hanno caricato l’aria (in cui sono state riscontrate altissime concentrazioni di monossido di carbonio) nelle bombole dei tre sub umbriFabio Giaimo, Gian Luca Trevani e Enrico Cioli — morti un mese fa durante un’immersione alle Formiche. E’ quanto è emerso dagli esami in corso a Genova sui compressori di Andrea Montrone, il titolare del diving center di Talamone che aveva affittato le bombole ai sub, indagato insieme ad un suo collaboratore Maurizio Agnaletti. Quest’ultimo avrebbe materialmente aiutato il primo a caricare le bombole e la mattina dell’immersione, domenica 10 agosto, accompagnò il gruppo al largo di Talamone per l’immersione alle Formiche.

SE L’ESITO della consulenza tecnica disposta dalla procura di Grosseto, titolare degli accertamenti, dovesse avvallare le prime indiscrezioni significherebbe che probabilmente c’è stato errore umano. E che quindi — come ipotizzato dai legali e dai consulenti delle famiglie — sono stati tempi e modi di caricamento a far confluire all’interno delle bombole aria avvelenata dal monossido. Monossido in quantità talmente alta da aver ucciso immediatamente i tre sub mentre un quarto sommozzatore si è salvato in extremis.

Mercoledì intanto, per volere della moglie Francesca, è stata celebrata una messa in ricordo del dottor Giaimo nella cappella del Santa Maria della Misericordia.