Sub morti sott'acqua, l'indagato è il fornitore di bombole: "Sono a pezzi... Non vivo più"

Anche tre compagni di immersione dei sub che sono morti il giorno successivo avrebbero accusato dei malesseri L'INCHIESTA: C'E' UN INDAGATO / "HO FORNITO IO LE BOMBOLE AI SUB"/ LA TRAGEDIA / L'OBITORIO - FOTO / SGOMENTO DOPO L'ACCADUTO - FOTO

I tre sub morti alle Formiche: Giaimo, Cioli e Trevani

I tre sub morti alle Formiche: Giaimo, Cioli e Trevani

Grosseto, 12 agosto 2014 - E' il fornitore delle bombole la persona indagata per la morte dei tre sub perugini. Andrea Montrone è il titolare del diving center che da tanti anni opera all’Argentario e che domenica ha accompagnato il gruppo in immersione alle Formiche. Un atto dovuto fa sapere la Procura di Grosseto che ha annunciato la complessità delle indagini. "Nient'altro che un'iscrizione tecnica". Intanto si attende l'esito della perizia sulla strumentazione che registra i dati delle immersioni. Informazioni decisive potrebbero arrivare anche dall'autopsie previste per domani all'Istituto di medicina legale dell'Università di Foggia diretto dalla prof.ssa Emanuela Turillazzi. "Ho fornito io le bombole ai sub morti - ha detto Montrone in un'intervista esclusiva alla Nazione - ma anche a tutti gli altri che si sono immersi con loro". Nelle carte i magistrati parlano di omicidio colposo plurimo. Le vittime sono Fabio Giaimo, 57 anni, anestesista-rianimatore, Gianluca Trevani, 35, ed Enrico Cioli, 37, di Bastia Umbra.

"Faccio questo lavoro da 23 anni e non è mai successo niente. Anche domenica ho fatto del mio meglio: le bombole erano collaudate, ho sempre fatto la manutenzione al compressore. Certo, la certezza matematica ce l'ha solo Dio. Se penso a domenica...sono a pezzi, non vivo più". Così Andrea Montrone, il responsabile dell'Abc diving di Talamone, commenta quanto avvenuto domenica al largo di Grosseto. "Mi sono immerso anche io - racconta - se ci fosse stato un disguido anche io mi sarei dovuto sentire male. E anche i tre sub che erano con me stanno bene, non hanno accusato nulla. Che devo dire... Domenica quando sono riemerso e ho visto quello che era successo.... è stata una tragedia, sono sotto un treno, non vivo più, sono a pezzi". Ipotesi su quanto accaduto? "No, non voglio azzardarne - risponde - spero che le indagini chiariscano tutto". 

Inoltre tre compagni di immersione dei sub che domenica sono morti a largo di Grosseto, il giorno successivo avrebbero accusato dei malesseri. E' quanto vuole appurare la Guardia Costiera, che ha intenzione di ascoltare i tre, anche per capire, nel caso, se i malesseri possano essere riconducibili all'immersione o a una suggestione. I tre sono già stati ascoltati nelle ore successive alla tragedia: in quell'occasione, però, non hanno fatto riferimento a malesseri che, infatti, si sarebbero verificati il giorno dopo. 

Gli accertamenti tecnici disposti dalla procura riguarderanno anche le bombole utilizzate dai sub e il compressore con cui sono state ricaricate, oltre ai computer che avevano per l'immersione. In mattinata giureranno gli esperti nominati dal magistrato anche per svolgere le autopsie. Le operazioni cominceranno nelle ore successive e gia' in giornata potrebbe emergere un quadro piu' preciso di quanto successo domenica nel mare della Toscana. Agli accertamenti i familiari dei tre sub potranno assistere con loro consulenti tecnici. Per questo e' stato inviato loro dalla procura di Grosseto un avviso relativo all'inizio delle operazioni ma in esso non e' stato indicato il reato contestato al titolare del diving di Talamone che ha messo a disposizione le bombole.