Da Roselle a Us Grosseto: ora la firma è ufficiale

C'è stato il passaggio dal notaio. La famiglia Ceri va avanti

Mario Ceri con sindaco e assessore

Mario Ceri con sindaco e assessore

Grosseto, 28 giugno 2017 - Si è tenuto ieri, martedì 27 giugno, nello studio di un noto notaio grossetano il passaggio decisivo per quanto riguarda l'Unione Sportiva Grosseto. Infatti la famiglia Ceri – Mario e Simone -, ha iniziato le pratiche per il cambio di denominazione della società sportiva Ac Roselle in Us Grosseto. Un passaggio obbligato, l'unico, che i Ceri hanno deciso di fare in vista della prossima stagione. Nonostante il diniego della Figc Toscana sul nuovo nome – che secondo la Federazione andrebbe a creare confusione con il Football Club Grosseto di Pincione – la famiglia Ceri ha deciso di andare dritto per la propria strada. O Us Grosseto o niente.

E' questo l'aut aut dei Ceri che non sono disposti a storpiamenti della denominazione della squadra (era stato paventato Atletico Grosseto, Real Grosseto, Pro Grosseto ed altre varianti), ma solamente ad imbarcarsi nel nuovo progetto del Grifone con lo storico marchio che sarà regalato da Piero Camilli. Proprio il patron della Viterbese, rimasto legato ai Ceri anche dopo il suo addio alla Maremma, è infatti ancora il proprietario del marchio ultracentenario biancorosso. E lo stesso Camilli ha più volte annunciato che lo donerà al nuovo progetto calcistico grossetano. Una scelta portata dal cuore e dall'amicizia con i Ceri, che però, nonostante lo stop della Federazione, andranno avanti per la propria strada. Se non sarà possibile riportare l'Us Grosseto allo Zecchini allora resteranno i patron del Roselle. Chiuso il discorso. Il Roselle infatti ha il diritto di partecipare all'Eccellenza toscana; diritto che i Ceri possono traslare sul nuovo nome – Us Grosseto – senza problemi.

L'incontro con la tifoseria è stato positivo, la disponibilità dello stadio Zecchini c'è, l'appoggio dell'Amministrazione comunale idem. Non resta che chiudere la questione sul nome ed il Grifone il prossimo anno tornerà a giocare nello stadio del capoluogo. Ieri insomma c'è stato il passaggio col notaio. “Il nostro legale -ha detto nei giorni scorsi Mario Ceri -, ci ha assicurati che non ci sono problemi sul cambio di nome. Non è scritto da nessuna parte che ciò non si può fare. Per questo non capiamo la risposta della Figc”. Secco anche il commento