Grosseto, altra stangata dal Cae. La società deve pagare 27mila euro

Accolto il ricorso di 5 ex tesserati per mancati pagamenti

Il presidente Max Pincione

Il presidente Max Pincione

Grosseto, 12 gennaio 2017. Quasi ventisettemila euro da pagare a cinque ex giocatori. La Cae, la Commissione Accordi Economici, ha decretato l'ennesima mazzata sulla Fc Grosseto di Pincione. La società biancorossa infatti è stata condannata dalla Cae della Lega Nazionale Dilettanti a riconoscere gli stipendi di cinque ex giocatori dello scorso campionato per un totale di 26.747,37 euro a: Di Giorgio, Ciolli, Di Gennaro, Maciucca e Schettino. I giocatori in questione, tra il settembre e l'ottobre del 2016, avevano fatto ricorso alla Cae chiedendo la condanna al pagamento dei compensi residui alla società per lo scorso campionato. Cinque vertenze così suddivise. Luigi Di Giorgio, che aveva fatto ricorso il 19 settembre 2016, ha ottenuto dalla Commissione Accordi Economici il riconoscimento di 7.824, 65 euro; Andrea Ciolli, che aveva fatto ricorso il 14 ottobre 2016, aveva chiesto il pagamento di 1870 euro; Francesco Di Gennaro, che aveva fatto ricorso il 19 settembre 2016, aveva chiesto il pagamento di 7100 euro; Riccardo Maciucca, che invece aveva fatto ricorso il 18 ottobre 2016, aveva chiesto il riconoscimento di un credito di 1200 euro; ed infine, Alberto Schettino che, ricorrendo al Cae il 5 settembre 2016, aveva chiesto il pagamento di 8752,72 euro. In totale quasi ventisettemila euro, che la società Fc Grosseto dovrà pagare ai sopracitati ex tesserati dimostrando al Dipartimento Interregionale l'avvenuto pagamento entro 30 giorni da ieri. A questi ventiseimila euro e spiccioli poi, andranno sommate le spese legali. Si tratta della seconda “botta” in termini economici che la Cae infligge al club di Pincione, visto come giusto a novembre scorso la società era stata condannata a pagare 46600 euro, per compensi non pagati, a Baylon, i fratelli Palumbo, Olivieri e Ungaro. Dopo questa sentenza la Fc Grosseto presentò ricorso al tribunale nazionale federale, sezione vertenze economiche, che deve ancora emettersi sulla forma delle vertenze. Stesso iter dovrebbe essere seguito, anche stavolta, dalla società biancorossa che però rischia una salata penalizzazione e la mancata iscrizione nel prossimo campionato. Se il tribunale nazionale federale non riscontrerà vizi di forma, Pincione dovrà pagare gli ex tesserati, altrimenti scatterà la sanzione di un punto di penalità per ogni vertenza. E se la patata bollente delle vertenze non sarà risolta entro il 30 giugno, è possibile anche che venga emessa la decisione della mancata iscrizione al campionato 2017-2018.