Gavorrano (Grosseto), 3 aprile 2012 - Domenica 1 aprile. Più che di un «pesce d’Aprile», un «pesce d’Aprilia» per il Gavorrano. La formazione laziale di Vivarini sgambettando i minerari compie uno scherzetto inaspettato per Renato Buso e soci che adesso si complicano veramente la vita in vista dell’ingresso nei playoff. Con la Paganese in poltrona causa turno di riposo, i rossoblù avevano, nella trasferta di Aprilia, l’occasione giusta per tentare il sorpasso. Vittoria sfumata, sorpasso evitato e Aprilia che accorcia sui maremmani. Più che dietro comunque adesso il Gavorrano dovrà cercare di guardare il più in alto possibile anche se il prossimo step da scalare equivale, più che ad uno scalino, alla salita del Mortirolo.

 

Domani infatti si tornerà in campo per la 36° giornata di campionato. Avversario di turno al Malservisi-Matteini sarà il Catanzaro di Francesco Cozza, primo in classifica e voglioso di difendersi da Perugia e Vigor Lamezia che lo tallonano dietro. Insomma l’occasione giusta per riprendersi un posto nei playofff, Fioretti e compagni l’hanno gettata al vento: adesso contro i calabresi arriva una di quelle partite che valgono una stagione, sia per il Gavorrano, sia per il Catanzaro. Una di quelle sfide che tutti vorrebbero giocare, ma che, in caso di esito negativo per i rossoblù, non condizionerà comunque una stagione strepitosa. I playoff ad inizio anno parevano una chimera per la società del presidente Balloni.


Ma una gestione accorta, tanto entusiasmo, un allenatore valido e preparato ed un gruppo di giovani vogliosi di emergere, hanno fatto sì che il Gavorrano, da vittima sacrificale nel girone B, si sia rivelata la miglior realtà del torneo. La salvezza è stata oramai conquistata con largo anticipo, puntare alle prime sei posizioni sarebbe un miracolo, come ripetuto più volte da Buso, ma visto che la matematica ancora non ha tagliato fuori i minerari, crederci non costa nulla. Fare risultato domani contro la prima della classe poi equivarrebbe ad un’iniezione di fiducia fondamentale per il rush finale.