Grosseto, 28 novembre 2011 -A  Grosseto c’era già stato un paio di volte. La prima con il Cagliari in Coppa Italia in una calda serata d’agosto. L’altra con la Salernitana. Da oggi, Nicola Salerno (nella foto), 56 anni, una vita passata a costruire squadre di calcio, proverà a raccogliere i cocci del Grifone. E’ lui infatti il nuovo direttore sportivo dopo che Camilli ha dato il via all’ennesima rivoluzione di una stagione iniziata bene, ma che si sta avviando su una china pericolosa.
 

Via Vincenzo Mirra, quindi (strappato all’Ascoli proprio a fine mercato agostano) e dentro Nicola Salerno. Dopo Cagliari (anche in serie A), Salernitana, Catania, Messina, Ravenna, Triestina e Licata, adesso Grosseto. L’ennesima sfida per un giramondo del pallone. «Sistemiamo tutto domani (oggi, Ndr.) quando arriverò in città — ha detto il nuovo direttore sportivo del Grifone —. Con il presidente c’è stata subito sintonia. Arrivo in un posto molto ambito, dove però c’è da lavorare molto». E’ da tempo che segue la squadra. Lo ammette candidamente: «Ero sugli spalti a Padova perché abito a Trieste e quindi avevo voglia di vedere una partita. Mi aveva fatto una discreta impressione, poi sabato è successa una cosa davvero strana, i ragazzi hanno come spento la luce. Ed è proprio su questo che cercheremo di lavorare. Sicuramente dovremo con calma valutare un sacco di cose». Giannini, almeno per il momento, non si tocca. «Prendo in mano una situazione già definita, sicuramente strada facendo dovremo cercare di cambiare qualcosa, ma adesso è il momento soltanto di fare quadrato».
 

Di esperienza per uscire da questa situazione ne ha tanta: «Diciamo che sono uno dei più longevi — prosegue ridendo —. Comunque adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare a testa bassa. Sono sicuro che il Grosseto ha la forza per rilanciarsi in classifica. Camilli? Ci conoscevamo da tanto, adesso avremo l’occasione per approfondire meglio la nostra amicizia».