Grosseto, 24 giugno 2011 - Come un bimbo preso con le mani nella scatola di biscotti, o magari all’ultimo giorno di scuola. Federico Gerardi, il nuovo attaccante del Grifone, è felice. Sa di aver svoltato. E’ stata l’esperienza di Portogruaro a fargli spiccare definitivamente il volo. Adesso (dopo aver firmato il contratto che lo legherà al Grifone) potrà pensare a qualcosa di diverso per la sua carriera, già luccicante nonostante la giovane età. Classe 1987, ma un pedigree già 'spesso' e con tanti palloni scaraventati nel sacco. Non vede l’ora di cominciare anche se, per essere sinceri, la firma in calce sotto quella di Camilli ancora non l’ha messa.

 


''Cosa devo dire — inizia il neo biancorosso — Ho letto stamani (ieri ndr) sui giornali che sarei diventato un giocatore del Grosseto. Ma io non ho ancora firmato niente''. Sa benissimo che lo farà a breve perché quando Camilli parla non lo fa mai a vanvera: ''Nicola Locatelli, il mio procuratore, sta andando a Milano per definire la questione. Speriamo che non ci siano intoppi''. Proprio così. Sa benissimo che questa per lui è un’occasione da non lasciarsi sfuggire: ''Il Grosseto? Sarei orgoglioso di indossare quella maglia — prosegue — perché la squadra è forte e da molti anni sta facendo bene in serie B''. Lo Zecchini lo ha già visto protagonista quando entrò nel tabellino dei marcatori. Prima con l’Ancona e poi con il Portogruaro. Tre reti (un altro lo segnò sempre ai maremmani nella sfida di ritorno) che hanno fatto subito innamorare il presidente Camilli che ha lottato molto per assicurarsi lo sgusciante attaccante di Pordenone a cui piace parlare poco e giocare tanto.

 


Rapido quanto basta, sgusciante e con un’ottima visione di gioco. Senza dimenticare il fiuto del gol. A Grosseto i tifosi già sognano una coppia da sballo con Sforzini. ''Sono una punta centrale, ma posso adattarmi tranquillamente a giocare anche di supporto al centravanti — racconta —. Diciamo che mi adatto facilmente. Comunque mi piace molto andare negli spazi in progressione...''. Sa quello che vuole: ''Dicono di me che sono una punta che usa molto il fisico e ho una buona corsa. Speriamo di poter far bene anche a Grosseto''. Cresciuto nelle giovanili del Venezia, Gerardi è stato poi ingaggiato dall’Udinese. Su di lui avevano messo gli occhi i dirigenti del patron Pozzo. E non avevano sbagliato. Per avere 24 anni ha già girato mezza italia: Pistoiese, Monza, Sangiovannese, Salernitana, Cittadella, Ancona e Portogruaro. L’ultima esperienza, purtroppo, finita male: ''Peccato — dice — eravamo partiti molto bene poi qualcosa si è rotto. Adesso però è il momento di pensare al futuro''. Quel futuro che si chiama Grosseto e Maremma: ''E’ un’ottima squadra. Mi ricordo la forma dei biancorossi tutte le volte che ci ho giocato contro. Un gruppo unito e con un pubblico importante. Speriamo di iniziare subito bene''.

 


Con un gerardi in più e uno Sforzini che ha deciso di metetre radici allo Zecchini, i biancorossi, considerando anche Soncin e Giovio che sono rimasti nella rosa, possono dire di aver già sistemato il reparto offensivo che nella scorsa stagione (a parte Sforzini e Caridi) è stato quello che nella parte centrale dell’anno aveva fallito un po’. Considerando anche Crimi, il diesse Gazzoli ha già bloccato gran parte dei giocatori che diventeranno l’ossatura della squadra della prossima stagione. Consonni, Asante e Allegretti in mezzo al campo; Iorio e i due portieri (Narciso e Mangiapelo) quali perni per ripartire dalla retroguardia; il Grifone è già ad un buon punto di cottura. Adesso basterà scoprire quale sarà il cuoco che mischierà gli ingredienti.