La Regina dei banditi contro la violenza sulle donne

Lo spettacolo con Sara Donzelli ispirato a una eroina indiana

L'attrice Sara Donzelli

L'attrice Sara Donzelli

Cinigiano (Grosseto), 23 novembre 2016 - A dieci anni dalla sua creazione, torna in scena “La Regina dei banditi” con l'attrice Sara Donzelli al teatro comunale di Cinigiano. Una replica speciale per il 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. "La Regina dei banditi" debuttò nell’estate del 2006 al Bassano Opera Festival di Bassano del Grappa ed è diventato uno spettacolo simbolo per il 25 novembre, viaggiando in tutta Italia; è stato anche tradotto in inglese, ed è arrivato in Germania e perfino in Bangladesh, vicino ai luoghi dove è ambientata la storia, ospite delle università di Dacca e Chittagong. Cinigiano festeggia il 10° anniversario dello spettacolo con questa replica speciale, che inaugura il nuovo triennio 2016 - 2018 della residenza artistica della compagnia Accademia Mutamenti in questo comune, dopo la vittoria del bando della Regione Toscana.Lo spettacolo è tratto dalla storia vera di Phoolan Devi, detta la Regina dei banditi, una figura leggendaria e controversa dell’India contemporanea, anche se pressoché sconosciuta al pubblico europeo. La sua vicenda esemplare di donna guerriera, costretta suo malgrado alle armi, ha offerto lo spunto per affrontare il tema della violenza subita e del riscatto; e qui soprattutto, trattandosi di una donna, risalta l’aspetto della violenza sessuale, e l’azione di Phoolan Devi come voce di coraggio femminile là dove l’oppressione ha ridotto l’uomo al silenzio. Le sue vicissitudini in un villaggio indiano sperduto nella giungla sembrano ambientate in un disumano medioevo e non nella contemporaneità di un Paese che è temuta potenza nucleare. Ma non c’è troppa distanza con il nostro quotidiano occidentale, nella rivelazione degli attimi di terrore ricorrenti e concreti che ci circondano e talvolta ci attraversano. "Ci proponiamo di rinnovare la memoria di questa  ragazza - spiega Giorgio Zorcù dell'Accademia Mutamenti - riconoscendo l’utilità di raccontare quella predestinazione al dolore e quella rivendicazione del diritto individuale e collettivo che hanno radici profonde anche nell’epica della nostra cultura". L'ingresso è gratuito. Inizio alle 21.15.

Irene Blundo