Barbara De Rossi in scena con Il bacio, opera emozionale

L'attrice: "Con me ho alcuni amuleti, il pugnale di Medea e un occhio di Buddha"

Barbara De Rossi e Francesco Branchetti

Barbara De Rossi e Francesco Branchetti

Grosseto, 11 gennaio 2017 – Debutto nazionale in questa stagione per lo spettacolo “Il bacio” di Ger Thijs con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti. Giovedì 12 gennaio alle 21 andrà in scena al Teatro del Ciliegio di Monterotondo Marittimo, prima data del nuovo cartellone. La tournée proseguirà dal 13 al 15 gennaio a Bologna, e poi girerà tutta l'Italia sino a marzo. È la storia emozionale di un incontro fra un uomo e una donna in un parco. Seduti su una panchina, lungo i sentieri del bosco e dell'anima, troveranno il coraggio di aprire il loro cuore, e magari alla fine di darsi un bacio. Ne parliamo con l'attrice e conduttrice televisiva Barbara De Rossi.

Cosa unisce i due protagonisti?

“Vivono entrambi due perfette infelicità. Grazie a una forte empatia, a una comprensione reciproca che facilmente si stabilisce tra di loro, si raccontano per come sono realmente. Il mio personaggio vive una esistenza sdoppiata accanto a un marito che non ama e culla il sogno di qualcosa di diverso. Lui, invece, è un attore non realizzato e soffre di questa insoddisfazione. È un viaggio interiore intessuto di confessioni, bugie, fragilità, paure. Ma ci sono anche momenti divertenti”.

Questo incontro cambia le loro vite?

“Li aiuta a fare i conti con sé stessi, i propri problemi e desideri. Lei abita in una piccola provincia dell'Olanda e apparentemente ha una vita felice, un lavoro, un marito, una figlia. Ma dietro a questa facciata ci sono dolori che non aveva mai avuto il coraggio di esprimere”.

Un uomo e una donna, senza nome.

“L'autore ha concepito così il testo, per dare un senso di universalità. Tutti si possono riconoscere in alcuni aspetti della storia”.

In scena è con Branchetti, anche regista di questo spettacolo, e con cui ha già lavorato. Come vi trovate insieme?

“Lo scorso anno sono tornata a recitare in teatro con la Medea, dopo venti anni. Una scelta dovuta alla volontà di crescere mia figlia senza le lunghe assenze che le tournée teatrali richiedono. Con Francesco mi sono trovata benissimo e sono felice di questo nuovo spettacolo. Il debutto è andato molto bene, il pubblico si diverte commuovendosi”.

Tre mesi di tour. C'è qualcosa di cui non può fare a meno?

“Ho alcuni amuleti: il pugnale che ho usato in Medea e un occhio di Buddha”.

E da casa non si porta dietro niente?

“Una stufetta, che mi accompagna ovunque, per la preoccupazione di dover stare sempre al caldo. Con la voce ci lavoriamo e capita che i teatri non siano ben riscaldati”.