Mercoledì 24 Aprile 2024

Scalo civile: più russo, più privato

Il Comune cede le quote per 800mila euro. Soci pubblici in minoranza

L'aeroporto civile di Grosseto

L'aeroporto civile di Grosseto

Grosseto, 17 dicembre 2014 - Lo scalo civile maremmano parla sempre più russo e prende tratti sempre meno «pubblici». E’ questo il doppio risultato dell’operazione che si è conclusa ieri che ha portato alla cessione delle quote della Seam possedute dal Comune di Grosseto (254.114 azioni, pari al 25,25 per cento del capitale) alla «Ilca Srl», società che a ottobre – a sua volta – era stata acquisita dalla Powercrownd Limited che fa capo al gruppo Novaport Russian Airport. Con questo accordo, quindi, il capitale della Seam resta solo per il 38 per cento in mano a enti pubblici (Provincia, Regione, Camera di commercio, Comuni di Scansano, Roccastrada e Orbetello) e per il 62 per cento, invece, adesso è in mano ai privati. E il gruppo russo, che adesso da solo detiene il 35 per cento del pacchetto azionario, diventa il socio di maggioranza relativa. Ovvero, quello di riferimento.

La cessione delle azioni Seam da parte del Comune capoluogo rientra nel processo di progressiva dismissione delle quote nelle partecipate che la giunta sta portando avanti ormai da qualche tempo e questa firma porterà nelle casse municipali 800mila euro, centomila in più di quelli richiesti nel bando di gara e molto più consistenti anche del valore nominale delle stesse azioni che si fermava a 559mila euro.

«Stiamo andando avanti – dice il sindaco, Emilio Bonifazi – con la scelta di qualificare la presenza del Comune solo in alcune realtà strategiche per l’azione comunale, così come stabilito dal Consiglio comunale» e per il vice sindaco Paolo Borghi, invece, «si tratta di un grande risultato che non solo si colloca nel rispetto della normativa nazionale ma anche nell’opportunità messa in questo modo in campo di dare impulso e spazi a nuove energie private proprio a vantaggio dello sviluppo dello scalo aeroportuale».