Mercoledì 24 Aprile 2024

L’ultima curva di Samuele in Honduras: la moglie Alice lotta ancora per la vita

Incidente in Centro America: finiscono contro un camioncino / MUORE MENTRE E' IN VACANZA: TRAGEDIA PER UN MAREMMANO

SCONTRO TREMENDO Il luogo dell’incidente vicino a Tegucigalpa

SCONTRO TREMENDO Il luogo dell’incidente vicino a Tegucigalpa

Grosseto, 4 dicembre 2014 - SAMUELE sorride soddisfatto dietro gli occhiali, le cuffie antirumore e il microfono nell’abitacolo di una monoposto gialla da Formula 1. L’istantanea di una passione vera: quella che Samuele Pandolfi aveva per le auto, le moto e la velocità. Un’immagine che fa male come un pugno rispetto a quella drammatica di lui disteso ed esanime sull’erba vicino alla curva che gli è costata la vita.

Era a bordo di una moto insieme alla moglie Alice Borsetti, anche lei trentenne, originaria di Abbadia San Salvatore ma residente insieme al marito a Castiglione della Pescaia. Stavano per concludere una vacanza da sogno di quasi un mese in Honduras e si stavano spostando dalla capitale Tegucigalpa alla città di Choluteca dove in questi giorni c’è una partecipata festa dedicata al patrono. Ma il viaggio verso il sud dell’Honduras per trascorrere gli ultimi giorni di vacanza è stato l’ultimo per Samuele. Martedì alle 11, ora locale, su una curva stretta della strada statale l’impatto fatale con un camioncino che arrivava dalla direzione opposta. Forse un sorpasso azzardato con la moto, una distrazione o un improvviso inconveniente, sommati alla velocità sostenuta non hanno dato scampo a Samuele Pandolfi che è morto prima che arrivassero i mezzi di soccorso.

La botta è stata impressionante, tanto che la «due ruote» con marito e moglie a bordo si è spezzata in due in corrispondenza della sella e il camioncino ha la parte frontale completamente distrutta, come dimostrano le immagini pubblicate dai quotidiani e dai siti internet honduregni.

Gravissime le condizioni della moglie Alice che è stata sbalzata dalla moto e che ha probabilmente sfondato il parabrezza del camioncino finendo dentro l’abitacolo. È stata ricoverata prima in un ospedale e poi portata in un clinica privata dove ha subito due delicati interventi alle vertebre del collo e all’intestino per tentare di fermare i devastanti danni provocati dallo scontro.

IN HONDURAS Samuele Pandolfi aveva un parente e per molto tempo era restato a casa sua, nei dintorni di Tegucigalpa dove si trova un’importante comunità di testimoni di Geova, la religione che accomunava i due coniugi. Oggi sarebbero dovuti rientrare in Italia, ma prima si volevano concedere un breve viaggio sulla «due ruote» per vedere la festa di Choluteca, conosciuta in tutto il Paese centroamericano. Al chilometro 28 della strada statale, però, tutto si è fermato.

Samuele Pandolfi era un esperto elettricista e lavorava per la ditta edile Fratelli Pastorelli. Alice, invece è impiegata da qualche anno nell’agenzia castiglionese della Cattolica Assicurazioni. Adesso la sorella la sta raggiungendo in Honduras: la sua vita è attaccata a un sottile filo di speranza dall’altra parte del mondo.