"Molestata ragazzina di tredici anni"

Rossi (FdI): "Era in attesa dell'autobus, per fortuna c'era un parente"

La fermata di un autobus (Studio Sally)

La fermata di un autobus (Studio Sally)

Grosseto, 4 maggio 2015 - «Una ragazzina di 13 anni è stata molestata da un gruppo di extracomunitari alla fermata dell’autobus nella zona dell’ospedale». E’ la dura denuncia – messa nera su bianco - di Fabrizio Rossi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale e candidato come consigliere regionale alle prossime elezioni con la lega Nord. «Erano in quattro e si sono avvicinati minacciosamente – ha proseguito Rossi – l’hanno toccata e strattonata. Fortunatamente è passato un suo parente e si è salvata dopo che ha iniziato a urlare. I quattro extracomunitari sono fuggiti e la famiglia ha preferito, per paura, non denunciare il fatto». Si tratta dell’ennesimo episodio che fa il pari con gli atti di vandalismo sulle mura medicee e il degrado ormai generalizzato in ogni angolo della città.

«Sono ulteriori episodi che ci lasciano davvero senza parole – prosegue Rossi - ma che ci fanno comprendere come la nostra mozione sulla sicurezza partecipata bocciata in consiglio comunale, avrebbe davvero potuto mettere in seria difficoltà coloro che, impuniti, continuano a seminare disastri per Grosseto. Questa è la città dopo quasi 10 anni di amministrazione Bonifazi-Borghi. Qualcuno in consiglio comunale ha parlato di luoghi comuni, di percezione del problema che non è reale. Con la nostra proposta dei volontari della sicurezza osservatori del territorio volevamo dare uno strumento regolamentato, da sindaco e dal prefetto, affinché le forze dell’ordine avessero un aiuto qualificato nella prevenzione e nella repressione di certi reati che rischiano di minare la tenuta sociale della nostra comunità. In altre realtà, aumentare gli occhi dei cittadini ha portato alla riduzione dei furti del 90%, mettendo quasi la parola fine a questi reati di microcriminalità, così invasivi nella vita di tutti giorni».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio spiega la sua idea: «Persone autorizzate ed equipaggiate, avrebbero potuto avvertire o individuare – dice -, segnalando o fotografando presidiando il territorio, i vandali che deturpano il nostro ex salotto buono. Soluzione questa, a costo zero, con volontari, conosciuti, riconoscibili e in stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Ma la giunta e la maggioranza hanno preferito lasciare tutto com’è, lasciando il cittadino da solo a difendersi dai delinquenti, considerata l’esiguità delle forze dell’ordine sul territorio a fare attività di prevenzione e tempestiva repressione. Avevamo chiesto una attenzione particolare alla sicurezza con l’istituzione dell’assessorato apposito alla sicurezza come in altre realtà – conclude - ma ancora il solito retorico e abusato no a prescindere. Quindi da oggi, possiamo certamente affermare che per ogni altro atto di vandalismo, furto, degrado episodio di violenza, anche gli ignavi amministratori del comune di Grosseto non saranno più esonerati da responsabilità, per aver omesso di dare uno strumento in più a disposizione dei cittadini, per difendersi personalmente e per difendere il patrimonio di tutti».