Caso radioattività alla Tioxide, gli operai: "Salute prima di tutto. Ora chiarezza"

Il caso della fabbrica di Scarlino, sindacati sul piede di guerra: "Fiducia nei magistrati. Se vero, molto grave" "IN QUELLA FABBRICA C'ERA RADIOATTIVITA'"

Tensione alla Tioxide (Agostini)

Tensione alla Tioxide (Agostini)

Grosseto, 13 ottobre 2014 - ARRABBIATI. E anche perplessi. La bufera giudiziaria che si è abbattuta sulla Huntsman Tioxide di Scarlino fa già discutere. I sindacati chiedono infatti che sia fatta chiarezza in tempi brevissimi sull’inchiesta aperta dalla Procura di Grosseto (e che adesso è nelle mani della Direzione distrettuale antimafia di Firenze) sulle presunte emissioni di radioattività durante il ciclo produttivo del biossido di titanio. Operazione che l’azienda fa dal 2000. Secondo quanto si apprende nel registro degli indagati ci sarebbe una persona. Gli operai, intanto, si stanno sottoponendo a screening sanitari.

VOGLIONO capire bene quello che potrebbe succedere se la magistratura di Grosseto e la Dda da oggi in poi, accertasse veramente che, parte dello stabilimento Tioxide, emette radiazioni fuori dai parametri consentiti dalla legge. Per il momento preferiscono non creare troppo allarmismo. «Pretendiamo chiarezza subito. Se fosse vero sarebbe una cosa molto grave — ha iniziato Gianni Baiocco, segretario provinciale della Uil —. Va fatta immediatamente un’indagine epidemiologica a tappeto sui lavoratori che sono stati a contatto con il ciclo produttivo — ha continuato —. Questo fatto, se venisse definitivamente accertato, mette sicuramente in crisi da una parte uno dei poli industriali della provincia e a rischio posti di lavoro di centinaia di persone. Perché esiste anche la possibilità che venga interrotta la produzione. Ed essendo una multinazionale, l’azienda potrebbe anche decidere di andarsene. La magistratura indaghi in fretta per fugare ogni dubbio».

«PRETENDIAMO la salute per i lavoratori — prosegue Fabrizio Milani della Cisl — che è al nostro primo punto di ogni trattativa per qualsiasi tipo di lavoro. Abbiamo piena fiducia nella magistratura che deve fare chiarezza su quello che ha scoperto. La sicurezza dei lavoratori, soprattutto in attività del genere come quelle nella piana del Casone, devono essere monitorati quotidianamente. E deve essere fugato ogni dubbio».  «Naturalmente quando c’è la magistrature che indaga bisogna serenamente far proseguire il loro il loro lavoro — dice invece Claudio Renzetti, segretario provinciale della Cgil —. Ed è sbagliato commentare qualsiasi tipo di indagine. Per la Cgil è fondamentale conciliare gli articoli uno e nove della Costituzione, ovvero il diritto al lavoro che si armonizzi con il diritto alla salute e alla conservazione del paesaggio e dell’ambiente. Ad oggi, nonostante questa inchiesta, la Huntsman Tioxide è considerata virtuosa in questo senso». «Ci sono sempre stati controlli continui e rimane, come è logico, la fiducia nei soggetti istituzionali che hanno controllato e continueranno a farlo. Adesso però dobbiamo prima di tutto chiarire di cosa si tratti, rispettando serenamente — ha concluso il segretario provinciale della Cigl — l’autonomia e l’autorevolezza dei magistrati che devono fare chiarezza».