Radioattività, l’Arpat ora si muove: "Livelli bassi ma altri controlli"

Nuove verifiche a Montioni dopo quelle sui gessi della Piana "SCREENING PER CHI ABITA AL CASONE"/ "IN QUELLA FABBRICA C'ERA RADIOATTIVITA'" / L'ARPAT: "LE TELE FILTRANTI ERANO RADIOATTIVE"

Tensione alla Tioxide (Agostini)

Tensione alla Tioxide (Agostini)

Scarlino, 1 novembre 2014 -  L’ARPAT si muove. Sollecitato da «La Nazione» sulla presunta radioattività alla Tioxide al Casone, l’agenzia regionale ha effettuato i rilevamenti alla cava di Montioni. Sui gessi rossi, lo scarto di lavorazione del biossido di titanio, stoccato in enormi quantità nelle zone vicine al polo industriale. In quello stesso luogo dove il comune di Scarlino decise di bloccare ambientalisti e giornalisti, armati di contatori geyger, per vedere se — oltre alle tele di Moore e nel processo produttivo — fosse presente radioattività in quantità fuori dalla norma.

Su quelle colline rosse, retaggio di anni e anni di lavoro, sono invece saliti i tecnici del settore specialistico «Amianto e radioattività» dell’Arpat. E’ stata la stessa agenzia di controllo ambientale della Regione a predisporre una relazione di dettaglio sul «monitoraggio della radioattività nei siti di deposito dei gessi provenienti dall’insediamento Tioxide Europe Srl». Risultati che la direzione dell’agenzia ha trasmesso alla Regione Toscana, alla Provincia di Grosseto ed ai sindaci dei comuni interessati. «L’attività — dicono da Arpat — è stata programmata a seguito delle richieste pervenute da parte degli enti che interessati, per la preoccupazione espressa riguardo la eventuale radioattività del gessi, che sono stati depositati in alcuni siti della Provincia di Grosseto».

Dalle analisi di laboratorio effettuate sui campioni di gessi prelevati da Arpat «presso la Tioxide risulta che i valori di concentrazione di radionuclidi naturali sono molto bassi rispetto ai livelli che normalmente si trovano nel terreno e nelle rocce». Tuttavia, l’Agenzia regionale «ha programmato per le prossime settimane misure puntuali del rateo di dose da radiazione gamma esterna sia nella ex-cava Montioni che nei siti in prossimità dell’azienda. I dai ottenuti saranno confrontati con i valori di fondo ambientale misurati fuori dai siti». Altri controlli, quindi, anche se il fascicolo di indagine che adesso si trova sul tavolo della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, non ha mai parlato di radioattività nei residui. Quello che dovrà essere accertato è se nello stabilimento della Tioxide c’è radioattività fuori norma. Non solo nelle tele di Moore.