Radioattività alla Tioxide, proposta choc: "Uno screening a chi abita al Casone"

Rifondazione: «Il sindaco si muova. Siamo preoccupati» "IN QUELLA FABBRICA C'ERA RADIOATTIVITA'" / L'ARPAT: "LE TELE FILTRANTI ERANO RADIOATTIVE"

Tensione alla Tioxide (Agostini)

Tensione alla Tioxide (Agostini)

Scarlino, 29 ottobre 2014 -  SI ALLARGA. A macchia d’olio. La parola radioattività rimbomba sinistra nelle orecchie di tutti quelli che abitano nella piana del Casone. La presunta radioattività che sarebbe fuoriuscita in parte del ciclo di produzione del biossido di titanio (nei cosiddetti filtri di Moore) ha innescato un vespaio di polemiche che difficilmente si placheranno. Soprattutto quando di mezzo c’è la salute di insediamenti urbani come Follonica, Scarlino e Gavorrano. Dopo la levata di scudi della Regione e degli amministratori delle due cittadine, adesso tocca al partito della Rifondazione Comunista. Che sollecita una richiesta di intervento «vista la precaria e preoccupante situazione di inquinamento — dicono —: la presenza di inquinanti nei terreni bonificati solo parzialmente e non in tutte le aree, inquinamenti nelle falde idriche, emissioni fuori norma in atmosfera verificatisi anche in questi ultimi mesi e documentati da documenti Ispra, e per ultimo le segnalazioni di probabili sostanze radioattive».

Una sensazione sgradevole per «l’incremento sostanziale di gravi malattie». Rifondazione chiede dunque al consiglio Comunale di esprimersi in merito alla «grave situazione e di attivarsi, per quanto di competenza e sollecitando tutte le sedi deputate, al fine di ottenere una indagine epidemiologica sui lavoratori coinvolti nelle vicende e sulla popolazione del territorio circostante. La nostra zona ospita stabilimenti che hanno prodotto e producono tutt’ora fenomeni di profondo inquinamento nel suolo, nelle acque e nell’atmosfera; i molteplici casi degli ultimi anni e quelli più recenti lo dimostrano ampiamente. Chi dovrebbe verificare la correttezza dei processi di lavorazione molto spesso in passato ha accettato e convalidato situazioni di grave inquinamento come ad esempio la giustificazione dei depositi di rifiuti inquinanti nei sotterranei della miniera di Campiano, con conseguente inquinamento delle falde e del fiume Merse, il non voler riconoscere la presenza di arsenico di origine antropica nella piana di Scarlino, sostenendone invece una origine esclusivamente naturale».

Rifondazione non scherza: «I dati di Eurostat, riportati dalla stampa, denunciano in Italia dal 2004 al 2010 un crollo dell’aspettativa della vita sana. L’abbassarsi dell’età in cui si inizia a ricorre a cure gravi contro patologie mortali in Italia si colloca al di sotto della media europea ove, nello stesso periodo, si sono guadagnati almeno due anni di vita in più». Al sindaco, quindi, «quale primo responsabile della salute della popolazione», Rifondazione chiede di «contrastare in modo efficace la dissennata politica della sottovalutazione del rischio e del danno, ottenere il check-up sullo stato di salute della popolazione comunale basato sui dati già presenti in altre parole istituire un referto epidemiologico basato sui dati elettronici già presenti».