Ennesima aggressione a un gregge. "I lupi devono sparire"

Trenta capi morti e quindici feriti nell’azienda della famiglia Masala. il presidente della Cia: "Usate i metodi che volete, ma lupi e ibridi devono sparire dal territorio"

Simone Masala

Simone Masala

Manciano (Grosseto), 9 aprile 2016 - Quarto attacco in due settimane per un’azienda d’allevamento di ovini. Ancora un aggressione a un gregge di pecore, ancora una strage. A scatenare l’inferno venerdì mattina è stato quasi certamente un branco di lupi che all’alba ha aggredito un gregge di 30 pecore nel territorio di Manciano. Si tratta dell’ennesima "razzia" che i lupi hanno messo a segno nell’azienda della famiglia Masala, a Manciano a due passi dalla strada della Sgrilla.

Non bastano le recinzioni, non servono i cani di guardiania. I lupi uccidono ancora. L’accaduto si è verificato quando tre lupi sono entrati nella proprietà della famiglia Masala dove uno dei greggi è stato attaccato. Trenta i capi aggrediti dai lupi, di cui 15 morti e la metà dispersi e feriti.

Ieri, di prima mattina, Simone e Carmelo Masala si sono recati a controllare il gregge, trovandosi di fronte ad un massacro. "Abbiamo trovato gli animali sparsi – dice Simone Masala- i cani invece non c’erano. Li abbiamo ritrovati a 500 metri di distanza, fuggiti per la paura. Da Pasqua è il quarto attacco che subiamo. Stavolta è stato attaccato un branco di agnelle, che non potrà quindi riprodursi. Non avremo ricambio".

Con un gregge di circa 450 capi, la famiglia Masala, si trova adesso in difficoltà. "Alcune agnelle – dice ancora-, hanno avuto problemi alla muscolatura. Probabilmente per quanto avevano corso per scappare. Siamo un’azienda a conduzione familiare, noi produciamo latte per il Caseificio di Manciano, adesso le pecore sono sempre meno e non credo che le riusciremo a rimpiazzare".

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, il reparto operativo della Forestale e i veterinari della Asl di Grosseto. In merito all’aggressione si sono esposte anche le associazioni di categoria. «Quanto accaduto presso l’allevamento Masala  – sottolineano il presidente di Coldiretti Grosseto Marco Bruni e il direttore Andrea Renna – dimostra, ancora una volta la gravissima situazione con la quale convivono gli allevatori e le proprie famiglie nel quotidiano".

"Pretendiamo - dice Enrico Rabazzi, presidente di Cia Grosseto - la rimozione dei lupi dal nostro territorio. A questo punto non ci interessa quali siano le metodologie che si vogliono adottare ma vogliamo che il lupo e gli ibridi spariscano".

Andrea Capitani