Quattrocento in piazza contro la chiusura degli uffici postali

In Maremma dovrebbero essere chiusi 34 uffici

Protesta a Grosseto contro la chiusura degli uffici postali (Foto Aprili)

Protesta a Grosseto contro la chiusura degli uffici postali (Foto Aprili)

Grosseto, 2 settembre 2015 - Anche Grosseto, come altre città toscane, scende in piazza contro la chiusura degli uffici postali. Stamani in piazza Rosselli, davanti alla sede delle Poste, oltre 400 persone hanno protestato contro le 11 chiusure, previste a breve, e le altre 23 successive. In tutto infatti in Maremma ammonterebbe a 34 il numero degli uffici postali a dover essere chiusi

"Queste manifestazioni che si ripetono in tutta la Toscana non sono solo contro la chiusura degli uffici postali, ma anche per il diritto a essere considerati cittadini e non sudditi, che si viva in una città o in un piccolo centro". Ha detto il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza, che ha partecipato stamani alla manifestazione insieme ai tanti cittadini ai sindaci della provincia, accompagnati dai rispettivi gonfaloni, e da una rappresentanza dell'Anci toscana.

"Un'azienda pubblica al 100% e che fa utili su utili - ha aggiunto Cerza - non può varare un piano come questo, perché significa sguarnire il territorio dell'ultimo presidio dello Stato. Capiamo che nei centri minori non si possono tenere gli uffici aperti 6 giorni su 6, ma c'è il margine, anche grazie alla disponibilità offerta dai sindaci, per trovare soluzioni che, riducendo i costi fissi e aumentando i servizi offerti, possano salvare questa preziosa presenza. Da parte dell'azienda invece c'è stata una chiusura totale, ma non si illudano: continueremo questa battaglia". 

Il prossimo appuntamento è per domani mattina, in piazza della Repubblica a Firenze, dalle 10, con un presidio a cui è prevista la presenza di tutti i sindaci dei comuni interessati dalle chiusure e del presidente della Regione, Enrico Rossi. Proprio domani infatti è attesa la sentenza del Tar sulla richiesta di sospensiva delle chiusure. "Dalle piazze toscane - conclude Cerza - arriva forte la richiesta alle Poste di interrompere questo progetto e sedersi a un tavolo, con le organizzazioni sindacali e gli enti locali, per trovare i giusti equilibri tra economicità e servizio universale che va garantito a tutti".