Processo Concordia, la procura chiede l'archiviazione per i vertici della Costa

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La Costa Concordia la sera del tragico naufragio

La Costa Concordia la sera del tragico naufragio

Grosseto, 2 luglio 2014 - La procura di Grosseto ha depositato al gip la richiesta di archiviazione di un fascicolo d'indagine aperto nel 2013 su vertici di Costa spa e della capogruppo americana Carnival. Cinque erano gli indagati, per naufragio e omicidio plurimo colposi, in cooperazione con Schettino e altri co-indagati del primo filone d'inchiesta. Tra i dirigenti delle compagnie navali risultava indagato l'ex presidente di Costa, Pierluigi Foschi più dirigenti Usa della controllante americana. L'inchiesta fu aperta su una querela- denuncia di avvocati dei naufraghi riuniti nel pool 'Giustizia per la Concordia'.

Secondo quanto appreso, gli inquirenti non hanno ritenuto che la compagnia, e quindi i suoi vertici, sia tenuta a verificare integralmente la condotta dei comandanti delle loro navi, neanche di Schettino. Comandanti che, viene spiegato, ricoprono l'incarico anche in base a un rapporto fiduciario con l'azienda, che dà loro ampia autonomia operativa. Così, anche, fra Costa spa e Schettino.

L'indagine, in particolare, avrebbe riguardato l'aspetto degli 'inchini' o comunque degli avvicinamenti alla terraferma o alle isole; per gli inquirenti la compagnia non è tenuta a verificare nel dettaglio le decisioni operative dei comandanti e pertanto tali scelte sono da riferirsi 'in capo' al comandante stesso di una nave, quindi, nel caso del Giglio, al solo Schettino, escludendo i vertici societari da responsabilita' operative dirette. Pertanto, concluderebbe il pm, Schettino agì in autonomia sul cambio di rotta verso il Giglio senza aver mai coinvolto i vertici societari, rimasti ignari di questa decisione. Il gip di Grosseto non ha deciso sulla richiesta di archiviazione da parte della procura.