Principina, la pineta 'cade a pezzi'. E i villeggianti già si lamentano

Pini ammalati caduti in strada e illuminazione pubblica a singhiozzo

La pineta di Principina è ancora motivo di discussione

La pineta di Principina è ancora motivo di discussione

ARRIVA il sole in Maremma, ed iniziano ad affacciarsi i primi turisti. Da Pasqua, passando per il ponte del 25 aprile, e l’ultimo fine settimana, la costa grossetana ha iniziato a «schiudere gli occhi». Le prime finestre sono state riaperte nelle frazioni balneari, i villeggianti hanno avuto modo di venire in riva al mare per far prendere aria alle proprie abitazioni. A parte il tempo un po’ ballerino però, che non ha permesso di godersi a pieno il mare primaverile di Grosseto, c’è una questione che resta ancora irrisolta. E’ quella di Principina a Mare. La frazione balneare immersa nella pineta infatti, dopo l’ultimo fine settimana, è ancora gravemente in ritardo su diversi fronti. Eppure tra un mese scatterà la stagione tra ombrelloni, tintarella e bagni in mare. La pineta è diventata pericolosa, l’ illuminazione pubblica è carente, le strade come sempre sono dissestate. Ad oggi la questione dei pini ammalati è allarmante, visto come nelle ultime settimane ne sono caduti alcuni in pieno paese. Piante che stanno morendo, colpite dal temibile matsococcus feytaudi, e che cedono cadendo al suolo con le radici che non tengono più. Piante che «stramazzano» a terra nel silenzio più totale. Camminando per la frazione, a ridosso del mare, nei percorsi pedonali è possibile trovare tronchi d’albero caduti in zone dove di solito si passeggia. Pini che probabilmente andavano tagliati, ma che adesso andrebbero portati via perché ostacolano i percorsi pedonali. Da non sottovalutare poi le condizioni di quei pini malati, ma ancora in piedi. E che ad ogni ventata potrebbero venir giù. Le contromisure sono dei cartelli che avvisano del pericolo in pineta della caduta degli alberi. Nulla di più. E se i primi villeggianti sono già arrivati a Principina, giungono puntuali anche le prime lamentele. La prima in ordine di arrivo giunge direttamente da Firenze, con una e-mail di protesta inviata al nostro giornale, e contemporaneamente anche al sindaco Bonifazi. A scriverla è Alfonso Giustini, fiorentino ma anche proprietario di un appartamento a Principina a Mare. «Sono proprietario di un piccolo appartamento a Principina – scrive-, per il quale pago al Comune di Grosseto tasse come se fosse una villa in Costa Azzurra e in cambio non ricevo nulla o quasi in servizi. In occasione delle festività mi sono recato a Principina ed ho potuto constatare che, malgrado le promesse del sindaco, nulla è cambiato, anzi molto è peggiorato rispetto allo scorso anno. Viale Tirreno dovrebbe essere chiuso al traffico per lo stato di pericolosità in cui si trova per i dossi e le buche causate dalle radici emergenti dei pini». Ferma al primo stralcio di lavori anche l’illuminazione pubblica. Altra nota negativa evidenziata nella e-mail inviata al sindaco. «Le promesse di illuminare in modo migliore la ciclabile ed allargarla sono svanite -scrive ancora-. Ma noi le tasse continuiamo a pagarle, non le promettiamo solo. Non mi voglio addentrare poi sui problemi della pulizia del territorio e della sicurezza perché entrerei in un labirinto senza uscita». Uno sfogo forte, ma che fa eco a quelli degli scorsi mesi, e delle passate estati. Principina purtroppo lamenta sempre le solite problematiche. A cui va aggiunto anche lo stoccaggio del legname portato dalla piena dell’Ombrone dello scorso agosto. Accatastato in spiaggia, il legname è ancora nella spiaggia a ridosso del parcheggio dello stabilimento Petite Europe che attende di essere portato via.

acap