Isola del Giglio (Grosseto), 20 gennaio 2012 -  C'è attesa negli ambienti investigativi e giudiziari per i risultati degli esami tossicologici sul comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. L'uomo si è sottoposto nei giorni scorsi al prelievo di un capello e delle urine, che dovranno accertare se al momento del naufragio aveva bevuto alcolici oppure se aveva assunto sostanze stupefacenti. Una circostanza da lui negata con forza durante l'interrogatorio di garanzia, tanto che alla richiesta dell'esame tossicologico, Schettino avrebbe detto con tranquillità: "Fate pure, non ho niente da nascondere". L'avvocato del comandante minimizza: ''Schettino ubriaco? E' un immane sciocchezza''.

Ci sono invece dei testimoni, uno dei quali in particolare lo ha riferito durante i collegamenti con le trasmissioni televisive che accusano Schettino di aver alzato il gomito quella sera. In particolare c'è la testimonianza del naufrago savonese Angelo Fabbri, che parlando con alcuni quotidiani ha detto che il comandante ha bevuto diversi bicchieri di vino mentre era a cena con una signora bionda dall'accento straniero e con un altro ufficiale.

 

"Bionda, bella e avvenente", la descrivono i passeggeri. Domnica Cemortan, in un'intervista, difende il comandante: "Ma quando? Sulle navi di Costa Crociere ci sono videocamere in ogni angolo - sostiene la ragazza moldava-. Se beccano qualcuno dell'equipaggio che beve in servizio lo licenziano subito".

 

Angelo Fabbri era in vacanza con la moglie Eleonora e ieri ha ribadito il racconto sulla cena del comandante: "Stava seduto di fronte alla signorina, sono rimasti lì fino alle 21.05, lo so con certezza perché per ricordo abbiamo fotografato le portate e loro si trovavano sempre lì quando è arrivato il primo alle 21.02". "Mangiava, beveva e si intratteneva con quella donna, di sicuro una straniera", aggiunge la moglie.



Il ristorante è quello esclusivo dell’undicesimo piano, il Club Concordia, da dove si gode una vista mozzafiato. A metà cena l’ingresso viene chiuso e il comandante, con la ragazza e un altro ufficiale, se ne vanno mentre i due turisti liguri aspettano il dolce che non arriverà mai. A un certo punto, racconta Fabbri, la nave sbanda e i passeggeri sentono il rumore di un botto tremendo: "Mi sono affacciato, guardando giù al nono piano ho visto tutti i piatti per terra e ho fatto una foto, erano le 21.44".

 

"Stavo con lui in plancia, ho pensato che potevo essere d’aiuto visto che parlo quattro lingue e quando è suonato l’allarme sono salita sul ponte per tradurre in russo le informazioni fornite dagli ufficiali", la versione di Domnica. Che di sicuro è di grande aiuto al comandante, dipinto come un eroe: "Ho lasciato la nave alle 23.50, lui era sempre sul ponte ed è lui che dopo l’impatto è riuscito ad avvicinarsi alla costa per facilitare l’evacuazione dei passeggeri. Penso che abbia fatto un lavoro straordinario, salvando più di tremila persone, e tutto l’equipaggio è solidale con lui".



Costa ha confermato la presenza a bordo della donna, "regolarmente registrata". Ma Schettino nega che la donna fosse in plancia  di comando.