Polizia locale, tanti compiti ma il disinteresse è generale

Sindacati in piazza. "Politici e governo sono latitanti"

Sergio Sacchetti (Uil), Massimo Sbrilli (Cisl)  e Salvatore Gallotta (Cgil)

Sergio Sacchetti (Uil), Massimo Sbrilli (Cisl) e Salvatore Gallotta (Cgil)

Grosseto, 10 maggio 2016 - In piazza contro l’indifferenza del Governo e della politica. In piazza per chiedere risposte, reali, vere e concrete. Gli agenti e gli ufficiali della Polizia municipale e Provinciale si sono ritrovati ieri in piazza Rosselli per manifestare contro lo stato d’abbandono in cui i Corpi di polizia locale ritengono di essere stati lasciati. Più compiti da espletare, un salario minore, ed un organico sempre più ridotto che si sommano poi al mancato riconoscimento dei ruoli e, dulcis in fundo, il contratto di lavoro bloccato. Con queste premesse è partita l’azione di Cgil Cisl e Uil. Sei le richieste che Cgil, Cisl e Uil, Funzione Pubblica hanno portato all’attenzione del prefetto di Grosseto.

Una delegazione dei sindacati infatti ieri mattina è stata ricevuta in prefettura dove è stato consegnato un documento da far avere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sei i punti chiave al centro della richiesta delle associazioni sindacali: «Un giusto riconoscimento e valorizzazione – dicono i sindacalisti – del ruolo e delle funzioni della Polizia locale; rendere l’ormai obsoleta Legge 65 del 1986 più rispondente al mutato quadro normativo e istituzionale, uniformando su tutto il territorio nazionale le condizioni operative della Polizia locale; l’apertura di un confronto serrato sul disegno di legge Sicurezza, coinvolgendo Ministero dell’Interno, Anci e parti sociali per dare risposte alle esigenze ed ai bisogni del personale; il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro di riferimento ed il riconoscimento della specificità e peculiarità dei corpi di Polizia locale; porre fine all’ingiusta discriminazione, che ha estromesso gli appartenenti ai corpi di Polizia locale dal riconoscimento della causa di servizio e dall’equo indennizzo; la tutela e l’equità del trattamento economico e delle condizioni di lavoro».

"La Polizia locale – spiegano Sergio Sacchetti, Massimo Sbrilli e Salvatore Gallotta, rispettivamente segretari di Uil Fp, Cisl Fp e Cgil Fp di Grosseto –, da anni è chiamata a svolgere attività nuove. C’è però bisogno di fare chiarezza, vogliamo capire il ruolo della Polizia locale. Viene chiesto sempre di più, su temi come immigrazione, sicurezza e ordine pubblico, ma non viene riconosciuto niente agli agenti. I lavoratori del settore non rifiutano queste nuove attività che gli vengono chieste, sono disponibili a svolgere sempre nuove attività, ma vorrebbero sapere in che condizioni prestare servizio".

Andrea Capitani