"Capalbio? Modello urbanistico da esportare per tenere lontani gli immigrati"

L'assessore veneto Roberto Marcato in Maremma per una provocatoria "copiatura"

L'assessore Roberto Marcato in "missione" a Capalbio

L'assessore Roberto Marcato in "missione" a Capalbio

Capalbio, 21 agosto 2016 - C'è chi vorrebbe estendere il «modello Capalbio» al Veneto e più in generale a tutta Italia attraverso un Piano regolatore tipo con un titolo che è tutto un programma: «Clandestini free zone». E’ l’assessore allo sviluppo economico e all’energia della Regione Veneto Roberto Marcato, Lega Nord, che sabato ha deciso di sfidare il Solleone per scendere dalla sua Piombino Dese (Padova) fino a Capalbio allo scopo di imparare «come si fa a creare una zona autamticamente interdetta ai migranti».

La sua è stata ovviamente una provocazione, come ha confermato egli stesso attraverso una nota pubblicata sulla sua pagina Facebook. Ma certo una di quelle che si fanno sentire e che alimentano il dibattito. Centinaia i commenti da tutta Italia sotto al suo post. «Sono appositamente venuto, in questo torrido sabato ferragostano, a Capalbio – scrive l’assessore Marcato su Facebook – perché mi dicono che qui ci sia una normativa urbanistica innovativa e rivoluzionaria. Sembra, infatti, che prevedendo l’insediamento di aree urbane con villette ‘eleganti’ e relativi proprietari dotati di pareo, mojito, ciabatte infradito, un po’ scazzati un po’ no (d’ordinanza), l’area diventi automaticamente interdetta a soggetti, riporto testualmente: ‘provenienti con mezzi di fortuna da altri continenti’. Insomma un piano regolatore ‘Clandestini Free Zone’ Appena in possesso di tale normativa urbanistica – conclude Marcato – sarà mia cura inviarla a tutti i sindaci e ai prefetti dell’italico suolo». Parlando all’agenzia Ansa l’assessore allo sviluppo economico della Regione Veneto ha poi aggiunto: «Ho fatto il giro del paese e non ho trovato una sola persona che non sia arrabbiata contro l’amministrazione comunale del sindaco Bellumori: se tocca alla povera gente subire gli arrivi dei migranti, la loro protesta è bollata come razzismo; se, invece, tocca ai proprietari delle villette radical chic è giusta ogni loro rimostranza. Io non ci sto».