Si dimette dal supermercato e lo aggrediscono in pieno giorno

Vittima un grossetano di sessant’anni che dopo qualche problema al punto vendita se ne era andato. Durante le botte la frase incriminata: "Non ti presentare più lì"

Violenta aggressione in strada per un sessantenne grossetano

Violenta aggressione in strada per un sessantenne grossetano

Grosseto, 20 dicembre 2014 - Aggredito vicino casa, in pieno giorno. Per motivi che può solamente intuire, soprattutto per una frase che gli è stata detta durante l’aggressione. Vittima un grossetano di sessant’anni che dopo avere parcheggiato la propria auto poco distante dall’abitazione, una volta sceso si è trovato davanti un giovanotto dall’età apparente di venticinque anni, alto un metro e settantacinque. Magro, capelli lisci e neri. Secondo quanto raccontato dall’uomo nella denuncia sporta a carabinieri, il giovane, evidentemente agitato, gli si è avvicinato sferrandogli subito una pedata al polpaccio, seguito da un pugno dritto al volto che il sessantenne è riuscito a schivare solo grazie a una mossa repentina. "A quel punto, pur avendo perduto gli occhiali – ha spiegato la vittima – sono riuscito a sferrargli un calcio allo stomaco, benché mi fossero caduti gli occhiali nel momento in cui ho cercato di evitare il cazzotto".

Impossibile capire con certezza – e a tutt’oggi non si sa – il motivo per cui l’uomo è stato aggredito. A lui qualche sospetto è pure venuto in mente, ma trattandosi allo stato di supposizioni è prematuro esprimerle. Ipotesi che gli derivano da una frase che il ragazzo che l’ha aggredito ha pronunciato durante la colluttazione: "Non ti presentare più a... perché la prossima volta ti ammazzo". I punti nella denuncia sono riempiti con il nome di un supermercato, dove l’uomo aveva lavorato in passato. Quando è accaduto l’episodio, il grossetano si era dimesso, per contrasti insanabili con chi gestiva il luogo dove aveva lavorato per molti anni. Dissapori che non sarebbero terminati neanche dopo la fine del rapporto di lavoro. Impossibile sapere se davvero quell’aggressione con minaccia di morte sia da riferire ai precedenti dissapori sul luogo di lavoro.

L’unica cosa certa è che il responsabile non è stato trovato. Secondo quanto riferito, il giovane era italiano e parlava con un accento del nord. Vestito con jeans e una maglietta blu. Con un particolare che la vittima ha notato subito, portava l’apparecchio ai denti. Da qui sono iniziate le indagini dei militari dell’Arma che però non hanno portato a individuare il responsabile. Alla vittima non resta che rimanere con i suoi dubbi e probabilmente anche i propri timori. "Ho reagito una volta – conclude – posso farlo una seconda volta".