Picchia i genitori: "Voglio i soldi per la droga"; scatta l'arresto

Minacce e botte per la droga: il trentaseienne scoperto dai finanzieri

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Grosseto, 24 settembre 2014 - TROPPO pericoloso per l’incolumità del padre e della madre. Per questo il giudice per le indagini ha accolto la richiesta della procura e ha rinchiuso dietro le sbarre un grossetano di 36 anni. Pesanti le accuse: maltrattamenti in famiglia, minacce e botte ai genitori, per ottenere soldi e comparsi la droga. E’ questo in breve il quadro in cui sono trascorsi mesi e mesi di maltrattamenti tra le mura domestiche. Una storia troppe volte sentita, scritta e arrivata nelle aule dei tribunali.

LE INDAGINI su questo ultimo caso sono state svolte dai militari della Guardia di finanza di Grosseto, agli ordini del colonello Massimiliano Giua. Nell’ambito di attività specifica antidroga, i finanzieri sono venuti a conoscenza, non dai diretti interessati, di quanto stava accadendo in quell’appartamento. Di quanto il figlio, ormai risucchiato dal vortice dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, continuamente picchiasse il padre e la madre e li minacciasse se non gli davano il denaro necessario a mantenere lo stile di vita scelto. Dalla notizia di quanto stava accadendo, i militari hanno cominciato a cercare riscontri e, avendone trovati anche troppi con una escalation di violenza non più tollerabile, li hanno relazionati al sostituto procuratore Giuseppe Coniglio che ha quindi chiesto e ottenuto dal giudice l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

ORDINANZA che è stata eseguita nei giorni scorsi, facendo finire il trentaseienne dietro le sbarre di una cella di via Saffi. Nei giorni prossimi sarà fissato l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Valeria Montesarchio, dove il giovane è chiamato a dare spiegazioni di un simile brutale comportamento. Se ne ha.