Mercoledì 8 Maggio 2024

"Forse si poteva chiedere un pò di più, non di meno"

Lo ha detto il procuratore generale della Toscana Tindari Baglione

L'ex procuratore Tindari Baglione

L'ex procuratore Tindari Baglione

Grosseto, 26 gennaio 2015 -  La pena richiesta dall'accusa per Francesco Schettino «è più che congrua». Lo ha detto il procuratore generale della Toscana Tindari Baglione, che oggi era presente in aula a Grosseto per il processo a Francesco Schettino per il naufragio della Concordia. «Forse - ha aggiunto ai giornalisti che gli chiedevano cosa pensasse delle richieste della pubblica accusa, se fossero troppo alte - si poteva chiedere un pò di più, non di meno». Il procuratore ha voluto anche spiegare che la pena richiesta dai pm grossetani «è stata concordata con gli uffici della procura generale». Tindari Baglione ha spiegato di essere venuto a Grosseto per «dare piena adesione alla linea della pubblica accusa» e ha detto di aver disposto un elogio per i tre sostituti, Alessandro Leopizzi, Stefano Pizza, Maria Navarro, che si sono occupati del disastro. Ha inoltre auspicato che, per inchieste per disastri di questo genere, si affianchi alle procure impegnate nelle indagini una task force.