Per curare le piante ora serve il patentino, anche per l'orto di casa

Corso ed esame per l'utilizzo di fitosanitari

Un terreno agricolo

Un terreno agricolo

Grosseto, 3 novembre 2015 - Se non è una vera e propria rivoluzione, poco ci manca. Dal prossimo 26 novembre anche gli agricoltori per passione, non solo gli imprenditori agricoli, dovranno avere uno speciale «patentino» per poter acquistare prodotti fitosanitari da usare sulle coltivazioni di frutta e verdura domestiche. Agrofarmaci, pesticidi e tutte le altre sostanze necessarie nei trattamenti delle piante coltivate, quindi, per essere acquistate non soltanto dagli operatori professionali, dovranno essere accompagnate da questa speciale patente.

Per mettersi in tasca il nuovo pezzetto di carta che permette di «medicare» la vigna servirà un corso di venti ore, diviso in almeno cinque incontri da quattro ore ciascuno, al termine del quale si dovrà sostenere un esame. Chi è in possesso di specifici titoli di studio (laureati in chimica, agraria, medicina e chirurgia, medicina veterinaria, scienze biologiche, farmacia, i diplomati in farmacia e i periti chimici) è esentato dalla partecipazione al corso, ma deve sostenere l’esame.

Una formazione «necessaria» che riguarderà tutti coloro che usano (o meglio, usavano) i prodotti solo per passione o per tradizione e riguarderà anche le due figure professionali dei distributori e consulenti di prodotti fitosanitari. Il «certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari» (questo il nome corretto del patentino), rilasciato alle persone maggiorenni, sarà personale, mantiene la sua validità su tutto il territorio nazionale per cinque anni e deve riportare i dati anagrafici e la foto dell’intestatario, la data di rilascio e quella di scadenza, oltre la quale deve essere rinnovato su richiesta del titolare.

La norma sta mandando in subbuglio il mondo dell’agricoltura per hobby. Alla fine del corso ci sarà dunque anche l’esame: un quiz a crocette con 30 domande alle quali si dovrà rispondere correttamente almeno al 75% (24 risposte). Coloro che coltivano un orto per passione sono profondamente amareggiati dal dover partecipare a corsi di formazione, dedicando tempo ed anche pagando, per ottenere il patentino. Ma hanno davvero da preoccuparsi? Limitano davvero il piccolo orto casalingo? Una risposta certa ad oggi non esiste: la norma stabilisce che il patentino serve solo ed unicamente a chi acquista un volume di prodotti fitosanitari definiti «professionali».

Ma gli hobbisti vogliono sapere se potranno continuare a comperare il verderame da dare al loro orticello senza bisogno del patentino. Decise anche le sanzioni, che vanno da 2mila a 20mila euro di multa a chi, dopo il 26 di novembre, «medicherà» il suo orto non essendo in regola. A Grosseto, i corsi, sono già a buon punto: la Cia e Confagricoltura, attraverso la Cipat Grosseto – l’unico ente che ha la certificazione Iso – ma anche la Coldiretti con la Caict (Centro di Assistenza Agricola Coldiretti Toscana) hanno già iniziato gli insegnamenti che vanno da una prima parte legislativa, fino all’utilizzo, distribuzione, preparazione e i dispositivi per l’utilizzo dei fitofarmaci.