«Bene le primarie e bene i candidati»

Parrini prova a riportare la pace nel Pd maremmano

Il segretario regionale del Pd Dario Parrini ieri era a Grosseto

Il segretario regionale del Pd Dario Parrini ieri era a Grosseto

Grosseto, 13 febbraio 2016 – Anche Luca Sani è pronto ad appoggiare Lorenzo Mascagni nella corsa a sindaco di Grosseto. Durante l’assemblea provinciale Pd, Sani, in vista delle imminenti primarie, si è espresso in favore delle scelte dei segretari Simiani e Biliotti, allineandosi così alle linee guida che appoggiano Mascagni. Una presa di posizione nella corsa alla successione di Bonifazi, che si è aperta ieri. «Due cavalli vincenti – dicono dal Pd –, ed entrambi pronti a governare Grosseto».

Dario Parrini, segretario regionale Pd, ha data la sua «benedizione» e lanciato ufficialmente la corsa alle primarie per la poltrona di sindaco che si contenderanno Lorenzo Mascagni e Paolo Borghi. Durante l’assemblea provinciale di partito di ieri Parrini ha poi approvato il sistema delle primarie, dando il via alle danze che porteranno il 6 marzo al nome del candidato sindaco. Dopo qualche settimana di schermaglie e contrasto nelle visioni, ad oggi il Partito democratico grossetano sembrerebbe più unito. Parrini ha dato il proprio beneplacito sia al sistema delle primarie, sia ai due candidati.

«Le primarie – ha detto il segretario regionale – sono occasione di confronto con la città ed i cittadini, sono uno strumento democratico nel caso in cui il vincitore coinvolga chi le perde, e se quest’ultimo metterà a disposizione le proprie capacità e competenze per il partito e per chi le ha vinte». L’assemblea provinciale di ieri sembrerebbe aver riportato un po’ di pace in casa Pd. «Abbiamo due candidati di spessore – ha rincarato Parrini –, dobbiamo pensare a vincere le elezioni di giugno. A Grosseto abbiamo già governato bene e sono convinto che vinceremo di nuovo. Mascagni e Borghi sono due facce diverse della buona politica. Conoscono la città, i problemi, sono in grado di presentare proposte ed idee importanti nei propri programmi elettorali. Hanno passione per la politica, conoscono i problemi del territorio e sono consapevoli che questa partita andrà giocata su temi come il lavoro, la sicurezza, il sociale, la sanità ed il problema infrastrutturale. Rispettiamo i nostri avversari, ma noi vogliamo vincere. Faccio un in bocca a lupo ad entrambi».

La partita si giocherà da qui al 6 marzo, data delle primarie che decreteranno il candidato a sindaco Pd. «Abbiamo il dovere di rimanere uniti per continuare a governare questa città – ha detto Borghi –,dobbiamo fissare dei nuovi obbiettivi perché Grosseto è cambiata tanto negli ultimi anni». Unità d’intenti insomma in casa Pd dopo settimane di burrasca dove se ne sono dette di tutti i colori, e dove il partito sembrava pronto ad una insanabile frattura. Se sarà realmente unità lo diranno le urne elettorali. «Lealtà e senso del dovere – ha detto Mascagni –, queste qualità serviranno per portare al voto i cittadini. Abbiamo trovato i modi giusti per andare avanti in questo percorso elettorale».

Andrea Capitani