Omicidio Benetti, Bilella condannato all'ergastolo. "Ora dica dove è il corpo"

Il processo per la scomparsa della proprietaria di Villa Adua, alla Potassa di Gavorrano

Bilella alla lettura della sentenza (Aprili)

Bilella alla lettura della sentenza (Aprili)

Grosseto, 18 febbraio 2016 - Condannato all'ergastolo con due mesi di isolamento diurno. E' la decisione della Corte di Assise di Grosseto sul processo ad Antonino Bilella, l'ex custode di Villa Adua a Potassa di Gavorrano, accusato di avere ucciso la proprietaria della tenuta, Francesca Benetti, 55 anni, di cui si sono perse le tracce il 4 novembre del 2013. Al termine di 23 udienze e dopo ore e ore di camera di consiglio i due giudici togati e i sei giudici popolari hanno raggiunto l'accordo. Prima dell'ingresso della Corte in camera di consiglio, intorno alle 12 di questa mattina Bilella aveva lanciato il suo ultimo appello, dopo essersi fatto il segno della croce. Bilella era accusato di omicidio premeditato, soppressione di cadavere, stalking e violenza sessuale. La sentenza della corte d'assise presieduta da Giovanni Puliatti dopo 8 ore di camera di consiglio.

Bilella ha ascoltato attonito la sentenza di condanna all'ergastolo ed è rimasto in silenzio. È stato condannato per omicidio volontario premeditato, soppressione di cadavere, stalking e per un caso di violenza sessuale nei confronti della donna scomparsa sui tre contestati. L'ergastolo al quale era stato condannato era stato chiesto dal pm. «Bilella è un uomo forte - hanno detto i difensori dell'ex custode di Villa Adua, Francesca Carnicelli e Riccardo Lottini - Domani gli parleremo. Non ce lo aspettavamo. Attendiamo le motivazioni e faremo appello». I difensori dell'uomo avevano chiesto l'assoluzione o, in subordine, la derubricazione dell'accusa più grave in omicidio preterintenzionale.

ORA DICA DOVE E' IL CORPO - «Vediamo se adesso il 'signor ergastolanò ci dice ora dove è il corpo: ora manca il secondo tassello di questa triste storia, il corpo di mia sorella. Abbiamo aspettato tanto ma doveva andare così». Alessandro Benetti, fratello di Francesca Benetti, la donna scomparsa a Potassa di Gavorrano ( Grosseto), il 4 settembre 2013, commenta così la condanna all'ergastolo di Antonino Bilella, l'ex custode della villa della sorella. «Sono contento. La giustizia ha capito questo omicidio grazie a tutte le persone che hanno lavorato alle indagini. Era quello che si meritava», ha aggiunto. In aula, in lacrime anche la figlia della donna, Eleonora Spataro. Per Alessandro Risaliti, il legale con il collega Agron Xhanay ha assistito la famiglia della donna scomparsa «è un grande risultato. La famiglia è soddisfatta. purtroppo Francesca non tornerà più ma almeno i familiari hanno avito la giusta sentenza: la sentenza di uno Stato civile».

EX PM: "LA CONDANNA E' UN SUCCESSO" - «Antonino Bilella è una persona molto malvagia e l'ergastolo è una pena giusta». Lo dice Francesco Verusio, ex procuratore capo di Grosseto, grande accusatore di Bilella già dai primi giorni di carcere. «È stato un grande successo riuscire a dimostrare, nonostante la mancanza di un corpo, non solo l'omicidio ma anche la premeditazione - ha proseguito Verusio -. È stato fatto un lavoro molto importante durante le indagini dalla nostra squadra. È un giusto riconoscimento per i miei due ragazzi, Marco Nassi e Salvatore Ferraro».