"Nascerà una moschea in città". L’opposizione attacca, Tei smentisce

Lolini, Pacella e Ulmi chiedono lumi. L’assessore: tutto falso

Un gruppo di fedeli islamici durante il loro culto

Un gruppo di fedeli islamici durante il loro culto

Grosseto, 2 maggio 2015 - Hanno "sentito" una necessità. Ovvero quella di chiedere chiarimenti al sindaco e alla giunta in merito ad una presunta "localizzazione dei luoghi di culto prevista nel nostro comune". Inizia così la nota di Mario Lolini, Claudio Pacella e Andrea Ulmi, esponenti della minoranza che hanno spinto sull’acceleratore in un periodo nel quale è anche facile cercare di attaccarsi al "diverso" per raccogliere qualche voto.

"Da consiglieri comunali, - dicono - ma soprattutto, da cittadini che hanno a cuore la propria città, riteniamo che prima di far sorgere centri di culto e soprattutto di aggregazione islamica ci sia bisogno di una valutazione precisa e complessa che includa anche i cittadini, senza che certe cose scivolino nel silenzio. Invitiamo quindi l’amministrazione - concludono - a fornirci chiarimenti in merito e, se necessario, di attuare tutte le pratiche idonee a scongiurare tali localizzazioni. Comprendiamo la libertà di culto, ritenendo inoltre che spesso dovrebbe essere reciproca, ma riteniamo che in alcuni momenti storici e politico-religiosi come quello che stiamo attraversando certe scelte debbano essere maggiormente riflettute anche e soprattutto perché sarebbero dei percorsi difficilmente percorribili in senso contrario non lasciando più spazio a riflessioni e a tardivi rimedi".

Richieste respinte al mittente direttamente dall’assessore all’urbanistica, Giancarlo Tei, che puntualizza: "Per costruire un luogo di culto in un’area comunale serve un bando. Nelle due aree in questione, quella di via Orcagna e quella di Casalecci, si sta parlando di appezzamenti e capannoni che sono di un imprenditore che, tra l’altro, dopo aver preso visione del regolamento urbanistico ci ha già chiesto di variare destinazione urbanistica perchè ritiene di essere penalizzato. Una richiesta che adesso andrà valutata".

Giancarlo Tei conclude polemicamente: "L’amministrazione, tra l’altro non ha avuto alcuna richiesta di costruzioni di aree di culto. Non mi pare giusto, quindi, affrontare un problema che non esiste. Credo invece che queste polemiche siano fuori luogo ed eviterei di creare problemi dove non ci sono sollevando una problematica che rischia di inasprire i toni in un periodo dove è facile far breccia sull’opinione pubblica su temi come quello dell’immigrazione".