Morì a 23 anni, medico patteggia

Un anno e 2 mesi per il decesso di Silvia Cannelli. A giudizio il ginecologo

SILVIA-CANNELLI_WEB

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Grosseto, 22 novembre 2014 - AVEVA 23 anni Silvia Cannelli ed è morta prima di essere operata in una clinica di Civitavecchia, il 5 aprile del 2011. La giovane barista è stata uccisa da una crisi respiratoria causata – è stato accertato in consulenza medico-legale – dall’anestesia. Per questa vicenda, nei mesi scorsi l’anestesista Giorgio Pioli, grossetano, ha patteggiato un anno e due mesi di reclusione per omicidio colposo. Non ha invece chiesto di concordare la pena il ginecologo che avrebbe dovuto operarla e che aveva in cura la ragazza, Giuseppe Tamburro. Il medico è quindi stato rinviato a giudizio, sempre per omicidio colposo. Mercoledì scorso si è svolta l’udienza in cui è stata ascoltata la madre di Silvia.

E’ lei che ha ripercorso le tappe che poi hanno portato la ragazza a decidere di sottoporsi all’intervento chirurgico. Di routine le era stato detto, in day hospital. Ma così non è stato. Silvia non è mai arrivata in sala operatoria, è morta durante il trasferimento dalla clinica all’ospedale San Paolo, dove il personale della clinica aveva deciso di trasferirla a causa della grave crisi respiratoria e in considerazione del fatto che la clinica non aveva una sala di rianimazione. Ma Silvia è arrivata morta.

«UN INTERVENTO – ha spiegato l’avvocato Roberto Abbruzzese, legale che assiste i genitori di Silvia – che poteva essere evitato. E’ emerso dalla consulenza della procura, ed è emerso in aula. La madre, inoltre, ha raccontato che non è stata la figlia a decidere di sottoporsi all’intervento chirurgico, ma che le è stato consigliato proprio dal medico». Il medico grossetano però continua a sostenere che non è andata così, che è stata la ragazza liberamente a volersi sottoporre all’intervento chirurgico. Sarà il Tribunale di Civitavecchia a stabilirlo. La prossima udienza è stata fissata per marzo. Mentre a maggio si aprirà il processo in sede civile per la richiesta di risarcimento dei danni presentata dai genitori.

Cristina Rufini