Pastori maremmani gratis agli allevatori per salvare i lupi insieme agli agnelli

Un progetto dell’azienda Almonature e del centro studi 'Canislupus'

Pastori maremmani foto d'archivio

Pastori maremmani foto d'archivio

Grosseto, 3 novembre 2014 - UN PROGETTO. Nato da una parte per dare una mano agli allevatori. E dall’altra per strizzare l’occhio al lupo. Il connubio che è sbocciato tra l’azienda Almo Nature e Canislupus – il centro di documentazione di studi sul lupo appenninico - è per far diventare l’animale una risorsa non da combattere, ma un elemento che valorizzi le attività della pastorizia in zone (come la Maremma) dove negli ultimi tempi è in atto un’aspra battaglia tra il predatore e le categorie sensibili. L’azienda, infatti, donerà gratuitamente pastori maremmano-abruzzese, ai pastori che vogliono proteggere con efficacia le proprie greggi, nati e cresciuti nel centro di documentazione, facendosi poi carico del loro mantenimento per circa un anno. E’ questo il progetto ideato da Pier Giovanni Capellino, fondatore e presidente di Almo Nature, sposato in pieno dagli allevatori. Che nicchiavano prima di possedere un cane da guardia, perché le spese di mantenimento, data l’attività intensa quotidiana al seguito delle greggi, sono elevate. Grazie ad Almo Nature non sarà più così. E l’idea, appena è stata pubblicizzata, ha avuto immediatamente ampio risalto: sono già 17 i cani spediti dall’azienda in Maremma ma tante richieste sono già arrivate sul tavolo.

SI TRATTA di un secondo step del progetto di Almo Nature, che già nella scorsa primavera aveva proposto, con successo, l’iniziativa nell’Appennino tosco emiliano, in collaborazione con il Wac (Wolf Apennine Center). Anche la Provincia di Firenze, infatti, per mitigare i danni causati da specie predatorie, fino dal 2010 ha assegnato gratuitamente i cani da gregge agli allevatori che operano nel territorio fiorentino. Un primo carico di quasi 3 tonnellate del miglior petfood dell’azienda è arrivato in questi giorni all’associazione Canislupus Italia che adesso provvederà a smistarle alle aziende che hanno preso i cuccioli. Adesso grazie ad Almo natura darà fiato ad un’operazione intelligente che sta attenta anche alla biodiversità.

«PROGETTI quali il mantenimento dei pastori Maremmani-Abruzzesi in Toscana e nell’Appennino tosco emiliano, assieme ad altre iniziative che abbiamo realizzato a favore dei lupi, sono volte non solo alla difesa di una biodiversità possibile ma anche alla valorizzazione delle ricchezze del nostro paese — ha detto Pier Giovanni Capellino, presidente e fondatore di Almo Nature — e a fianco degli allevatori e degli agricoltori. Siamo convinti infatti che i predatori autoctoni dei territori italiani – come il lupo appunto – possano costituire un reale valore aggiunto per tutti i prodotti che l’agricoltura produce in quelle aree, e che perciò andrebbero contraddistinti con marchio di tutela e così promossi e commercializzati. Acquistare un prodotto proveniente da una zona in cui la biodiversità viene preservata — conclude Capellino — offre qualcosa in più al consumatore finale, un lusso esclusivo da godere, un vero plus valore che unisce alla qualità del prodotto, la conservazione e il rispetto del territorio e di un ecosistema naturale almeno complementare a quello artificiale delle aree agricole a vocazione intensiva».