Manciano, un cappello a fiori per i commercianti: "E' la rinascita"

Il simbolo per far ripartire il paese? Un copricapo diventato virale su Facebook

CAPPELLO_WEB

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Manciano (Grosseto), 31 marzo 2015 - E’ iniziato tutto per gioco: un cappello a fiori bianchi e blu in plastica in vendita in un negozio di Manciano che, in pochi giorni è diventato un simbolo. Di cosa? Probabilmente di una rinascita di un paese che, dicono in tanti si è «troppo addormentato». Bisogna però fare un passo indietro e capire quello che è successo in questi giorni. Convulsi come non mai. Il cappello a fiori, infatti, ha iniziato a fare il giro nei negozi del paese: chi aderiva aveva l’obbligo di farsi una fotografia con il cappello fiorito. Foto che finiva immediatamente su Facebook, la piattaforma che adesso pare essere diventata il «verbo» di tutti coloro che devono dire qualcosa.

E, foto dopo foto, anche di «insospettabili» mancianesi, la popolazione ha iniziato a chiedere e incuriosirsi. «Che cosa è quel cappello?» e soprattutto «Che cosa significa?». Una strada precisa, però, gli ideatori ancora non ce l’hanno. Le intenzioni iniziali, almeno a sentire qualche mezza frase, erano quelle di trasformare il cappello in simbolo di rinascita. Magari per formare un gruppo (non solo su facebook) che agisse veramente, invece di passare le giornate a «postare» foto e a consegnare ai posteri frasi ad effetto. Magari, ha detto qualcuno, questo gruppo potrebbe cercare di mettere ordine dove l’Amministrazione non riesce. Gli esempi? Molti.

A partire dal degrado del parco pubblico, della continua emorragia del centro storico, delle strade e dei marciapiedi che andrebbero rifatti al più presto. Per il momento, le foto con il cappello a fiori, l’unica cosa che hanno suscitato è curiosità. «La foto me la farò anche io - dice il sindaco Marco Galli - ma credo che far rivivere il paese non basti un cappello a fiori. Comunque, se i commercianti hanno voglia di impegnarsi per il loro paese, ben venga. La comunità ha bisogno di gente che si metta in gioco». Con o senza un cappello a fiori.

Matteo Alfieri