Mura crollate a Magliano, sopralluogo della Regione Rossi: lavori in tempi brevi

Oggi la valutazione dei danni. L’Anci: prevenzione IL CROLLO: VIDEO / FOTO / PIOGGIA E TEMPORALI: ALLERTA METEO SULLA COSTA TOSCANA / LE FOTO DEL CROLLO

Il crollo

Il crollo

Grosseto, 18 dicembre 2014 - PRIMO PASSO verso la ricostruzione delle Mura di Magliano, in parte sbriciolate per colpa dell’acquazzone di lunedì. Ieri c’è stato il primo sopralluogo da parte del responsabile della Protezione civile regionale Antonino Melara, che si è recato sul posto su indicazione del presidente della Regione Enrico Rossi. «Firmerò in tempi brevissimi - dice il presidente Rossi - le ordinanze per far partire i lavori di ripristino. Ai cittadini di Magliano assicuro l’impegno per un rapido ripristino delle mura. Ma ci tengo a precisare che la Regione interviene in sostituzione dello Stato, non essendo questa una nostra competenza». Melara ha incontrato oggi il sindaco Diego Cinelli e i tecnici comunali per valutare gli interventi immediati utili a recuperare il tratto di mura crollate due notti fa a causa delle forti piogge. Domani (oggi ndr.), ci sarà un nuovo sopralluogo congiunto con i tecnici del Genio civile di Grosseto e quelli comunali per valutare l’effettivo ammontare dei danni. Per il ripristino saranno utilizzate le risorse, un milione di euro, che la Regione aveva già destinato al Comune di Magliano (su proposta dell’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini), per far fronte ai lavori, appunto, di risistemazione delle mura.

«IL CROLLO di una parte delle mura storiche di Magliano, il secondo nel giro di due anni, conferma lo stato di degrado di una parte consistente del patrimonio storico e artistico toscano, spesso accentuato dalle ripetute ondate di maltempo, che deve essere affrontato adeguatamente» ha detto invece il responsabile Politiche culturali di Anci Toscana Pierandrea Vanni, vicesindaco di Sorano.

Secondo Vanni, occorrono una strategia per monitorare e contrastare il degrado, programmazione e risorse. «Perché non pensare urgentemente – propone il responsabile Politiche culturali di Anci Toscana - a un tavolo operativo che metta assieme Regione, Comuni, Soprintendenze e perché non ricercare il sostegno delle Fondazioni Bancarie e delle Associazioni economiche e di categoria, ma anche di privati, per trovare risposte concrete? Anche lo Stato deve fare la sua parte: non si può continuare ad intervenire a cose fatte per riparare danni che almeno in parte potrebbero essere, con il monitoraggio e con opere di prevenzione, evitati o ridotti al minimo».