LegaPro, Pontedera ancora a digiuno di vittorie

Secondo ko di fila per i granata. Diverse le indisponibilità in squadra

LegaPro, Grosseto-Pontedera (LaPresse)

LegaPro, Grosseto-Pontedera (LaPresse)

Grosseto, 28 marzo 2015 - Stavolta l’attesa ripresa non c’è stata. Dopo la caduta col Tuttocuoio i granata patiscono il secondo ko di fila (era già accaduto nel girone di andata con la doppietta Ascoli-Tuttocuoio), il sesto esterno, e continuano l’astinenza di vittorie che qui allo Zecchini dura dal 1967. Ma francamente più di così il Pontedera rabberciato di Grosseto non poteva fare. La squalifica di capitan Vettori e le indisponibilità di Gasbarro (febbre, non è nemmeno in panchina) e Polvani (pubalgia) costringono Indiani a varare l’ennesima difesa inedita dove a sinistra agisce Romiti, che torna titolare dopo la sconfitta col Tuttocuoio dell’andata.

Pura scelta tecnica invece il rientro di Cardelli fra i pali dopo le cinque presenze di Anacoura. E come se non bastasse piove sul bagnato: dopo soli 6’ l’infortunio a Madrigali costringe il tecnico ad abbassare Videtta a destra inserendo Ceciarini in un centrocampo rinvigorito sì dal rientro di Settembrini ma azzoppato dall’improvvisa assenza (e vai....) di Luperini (attacco influenzale venerdì notte) sostituito da Lombardo. In attacco invece con un Cesaretti in odore di... fiocco e lasciato in panchina è la rapidità di Disanto (Libertazzi torna disponibile per Forlì) ad affiancarsi alla fisicità di De Cenco.

Nonostante la situazione da mani nei capelli il Pontedera nel primo tempo soffre il 3-4-3 del Grosseto soltanto nei 4’ di recupero, quando Santa Traversa salva capra e cavoli, imitata, nel primo soffio di ripresa, dal fratello San Palo. Che la jella accanitasi sull’organico granata stia mollando il Pontedera negli episodi sul campo? Di sicuro i granata fanno qualcosa di più per meritarsi i benefici della dea bendata se non altro alzando il baricentro del gioco, ma l’illusione muore sul piedone di Fofana quando al gong resta poco più di un quarto d’ora. Indiani prova a buttare Cesaretti nella mischia, ma il sussulto atteso non arriva. Nonostante il generoso finale il Pontedera deve alzare bandiera bianca. In mezzo a un mare di cerotti...